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Catania, AIC Coppola a ISP: “Se ci sarà nuovo esercizio provvisorio vogliamo certezze economiche”

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Ai microfoni di Itasportpress.it è intervenuto Danilo Coppola referente dell'AIC per la Lega Pro

Redazione ITASportPress

L'Assocalciatori segue da vicino la situazione complicata del Catania con i giocatori che nonostante diversi stipendi non pagati, vogliono terminare una stagione difficilissima fuori dal campo. Ai microfoni di Itasportpress.it è intervenuto Danilo Coppola referente dell'AIC per la Lega Pro.

Il tecnico del Catania, Francesco Baldini dopo la partita contro il Monterosi ha alzato la voce, parlando di stipendi non pagati ai calciatori. Come giudica questo attacco?

Come categoria non condividiamo alcune cose perchè bisogna sempre guardare l'aspetto pratico pur volendo tutelare i calciatori. E' vero però che in altre situazioni come quella del Catania un po' di confronto c'è stato con i curatori finalizzato alla risoluzione del problema. Certamente l'impossibilità di prendere lo stipendio e i crediti IRPEF non è una cosa che fa piacere. Ma i calciatori vogliono avere la certezza di finire il campionato perchè in caso contrario non possono ottenere un nuovo tesseramento in questa stagione. Speriamo che il Catania trovi un proprietario così non ci sarebbe il rischio di escludere la squadra dal campionato e dover riscrivere la classifica. Nell'eventualità di andare avanti con ulteriori proroghe dell'esercizio provvisorio vorremmo sapere se ci sono le risorse economiche per tutelare l'aspetto professionale e lavorativo dei ragazzi.

State seguendo la vicenda della cessione all'asta del club da vicino?

Certamente e ci auspichiamo che il Catania trovi un proprietario anche per completare bene la stagione.

I giocatori dopo il fallimento di un club sono tutelati?

Tutelati è una parola grossa. Ci sono dei fondi di solidarietà ma garantiscono fino a certe cifre e dopo un fallimento difficilmente ci sono tutte le coperture per le retribuzioni.

Ci sono precedenti di squadre dichiarate fallite a rischio esclusione a poche giornate dalla fine del campionato?

Tantissime ce ne sono state in passato. Il Bari era in esercizio provvisorio quando disputava i playoff, ma anche Pescara, Lanciano e Ascoli hanno avuto fallimenti in corso d'opera. Quasi tutti i club hanno risolto con il subentro societario. Posso aggiungere che i giocatori anche con queste difficoltà sono scesi in campo sempre con la stessa voglia di lottare e la professionalità non è mai mancata. Anche nella peggiore delle ipotesi la carriera di un calciatore non finisce nel club fallito e si continua a dare il massimo anche per curare la propria persona. Non è detto che le prestazioni ottimali di un calciatore arrivino quando questo gioca nella più ricca società del mondo, così vincerebbero solo questi club.

 

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