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IL PUNTO DI VISTA

Catania, Allegra: “Squadra rebus, abbonamenti cari. Grella vada nei quartieri poveri”

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Il punto di vista del tifoso Luca Allegra
Redazione ITASportPress

Dopo la presentazione della campagna abbonamenti da parte della dirigenza del Catania, si susseguono i commenti sui prezzi e le agevolazioni. A riguardo riportiamo il punto di vista di Luca Allegra, tifoso ma soprattuto attento osservatore delle vicende del club etneo e penna arguta e assai pungente. Riprendiamo parte del suo post su Facebook.

Catania, Allegra: “Squadra rebus, abbonamenti cari. Grella vada nei quartieri poveri”- immagine 2

Incongruenze e perplessità fanno capolino alla vigilia del campionato del Catania. E sarebbe disonesto non rimarcarle A Catania un ambiente sempre più intontito dai social si è accontentato nel corso dell’estate dei video emozionali dietro i quali emerge la realtà di una squadra che lascia intravedere non poche perplessità. Un roster su cui si è lavorato rapsodicamente in assenza di quelle tempistiche di cui una promozione ottenuta quattro mesi addietro avrebbe consentito di dotarsi. La retroguardia, portiere incluso, non fornisce le giuste garanzie e pare non si interverrà ulteriormente. Più concreto e solido pare il centrocampo. Qualitativo ed appariscente - almeno sul piano nominalistico - l’attacco seppur imperniato su un centravanti che viene dalla B ma che non segna da due anni ed è quasi trentacinquenne. Si è appena consumata una figuraccia con il Ragusa e si affronterà un Crotone, tra pochi giorni, molto più avanti: c’è da preoccuparsi.


Gli abbonamenti sono troppo cari facendo un raffronto tra le potenziali contendenti per la promozione. I settori popolari sono i più costosi della categoria, con quasi lo stesso prezzo della tribuna A a Crotone si trova posto in Vip e la tribuna B ha subito un salasso ingiustificabile. Si tratta di scelte oggettivamente poco rispettose per una città che si è notevolmente impoverita negli anni. Mi rendo disponibile ad accompagnare il vicepresidente Grella in giro per i quartieri cittadini che evidentemente conosce poco: chi lo consiglia - e lo sta facendo piuttosto male - con tutta probabilità lo conduce per mano dal lungomare a corso Italia al massimo con una puntatina in via Umberto. La realtà però, lo dico con rammarico, è ben diversa: in città c’è malessere, si fa fatica ad arrivare alla fine del mese e queste scelte speculative non favoriscono larghe parti della popolazione cittadina che vorrebbero godersi la domenica allo stadio senza dover togliere il pane dalla bocca alla propria prole. Lungi da me voler essere populista ma so bene ciò di cui parlo. Il Catania in serie C deve detenere ambizioni da primato.

E questa squadra non le possiede. E deve tendere una mano a tutta la città, non solo ai borghesucci che si accalappieranno le tante tessere omaggio in tribuna coperta, che affollano sorridenti i selfies societari e che organizzano vuote iniziative di beneficenza acchiappa-like. Non sono, questi, gli argomenti su cui scherzare

Saluti rabbiosi

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