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Catania, Astorina: “Situazione drammatica per la Serie C. Molte persone rischiano di restare senza lavoro…”

Astorina - foto sito ufficiale Catania

"Ripresa? Sono assolutamente convinto che la quarantena imposta inizialmente fino al 3 aprile verrà prolungata per molto altro tempo"

Redazione ITASportPress

L'emergenza coronavirus ha colpito anche il mondo del calcio. In tutti i campionati si vive una situazione surreale e piena di incertezza. A Catania, è assolutamente particolare la situazione del neo presidente Gianluca Astorina che non ha neppure avuto modo di incontrare di persona la squadra e tutti i membri del club. Lo ha affermato lui stesso ai microfoni di TMW: "Come stiamo lavorando in questo periodo? Stiamo cercando di farlo in videoconferenza, ma non è certo la stessa cosa. Per mia indole amo lavorare a stretto contatto con le persone perché sono convinto che i problemi in questo modo possano essere risolti in modo migliore e con tempi ridotti. Ma devo dire che purtroppo non ho avuto modo di conoscere neppure la prima squadra né una parte dei dipendenti della società. Non è una situazione facile".

CALCIO ED ECONOMIA - Il momento che si vive in Italia è delicato sia dal punto di vista sportivo sia economico. Sulla Serie C e i problemi relativi alle finanze, il patron del Catania ha affermato: "Una previsione sulla ripresa? Sono assolutamente convinto che la quarantena imposta inizialmente fino al 3 aprile verrà prolungata per molto altro tempo". E sulla situazione legata all'economia: "Se vengono chiuse fabbriche, negozi e studi professionali, non vedo come il calcio possa pensare di riaprire i battenti mentre è ancora in atto un’emergenza sanitaria che non è solo nostra, ma di tutto il mondo. A tal proposito ci tengo a fare i complimenti e a rinnovare il mio appoggio al presidente Ghirelli che è stato lungimirante nel bloccare i campionati mentre le leghe maggiori hanno faticato a trovare un accordo".

SERIE A E LEGA PRO -  Un pensiero anche sugli altri campionati e ai problemi legati agli stipendi: "Trovo assurdo pensare di paragonare la realtà della Serie A con quella degli altri due campionati professionistici italiani. Non posso ipotizzare soluzioni comuni tra i tre tornei. La Serie A avrà evidentemente delle difficoltà da questa situazione, la Serie B soffrirà in maniera forte, ma per la Serie C sarà un vero dramma. Nel nostro campionato le risorse sono poche, gli incassi sono spariti e i diritti tv sono pressoché inesistenti. In più anche le sponsorizzazioni probabilmente spariranno viste le difficoltà che tutte le società a prescindere dal settore di appartenenza dovranno affrontare. La Serie A può ragionare di ridurre le perdite, mentre in C allo stato attuale delle cose c’è il rischio che molte società lascino a casa senza lavoro 30, 40 o 50 persone". "La soluzione? Non so. Forse  l’accoglimento delle richieste fatte oramai mesi e mesi fa al Governo in tema di defiscalizzazione possa essere la soluzione migliore". E ancora sugli stipendi: "C'è troppa differenza tra la Serie A e la Serie C. Parlare del 20% in A non è la stessa cosa di farlo in Lega Pro". Sul Catania: "Non vogliamo nasconderci dietro alla situazione attuale. Il Calcio Catania ha dei problemi da tempo che sono sempre stati affrontati e superati grazie al socio di maggioranza. Oggi anche questo socio è in una situazione molto critica e da qui nasce la situazione attuale. L’unico polmone rimasto a disposizione era il centro sportivo, Torre del Grifo, ma per le norme imposte dal Governo per il contenimento del Coronavirus è stato costretto a chiudere. Detto questo noi anche in questa situazione ci stiamo muovendo per cercare di risolvere il problema e sono fiducioso che a breve si possa arrivare ad una soluzione. Se ci arriveranno delle penalizzazioni le prenderemo perché ci sono delle regole e le accetteremo".

TIFOSI - "Messaggio ai tifosi? Sono tifoso anche io. Di quelli che vanno sempre allo stadio e questa situazione l’ho sofferta e la soffro maledettamente. Adesso che sono dall’altra parte della barricata posso dire che la storia del Catania continuerà. Ci sono dei feedback che mi inducono all’ottimismo per il futuro del club", ha concluso Astorina.

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