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Catania, attesa per la conferenza stampa. Le risposte che attendono i tifosi

Catania, attesa per la conferenza stampa. Le risposte che attendono i tifosi

Ferraù deve indicare le linee guida della società etnea anche se a Torre del Grifo non dovessero farsi vivi nuovi investitori

Redazione ITASportPress

In tempo di debiti e di spending review, con il Calcio Catania rimasto nelle mani della Sigi dopo la chiusura della trattativa con Joe Tacopina, c’è l’urgenza di ricapitalizzare. Un aumento di capitale che va inquadrato non solo per i debiti esistenti ma anche per gli effetti che la pandemia ha avuto sul club rossazzurro. Liquidità necessaria anche per la crescita e lo sviluppo della società di via Magenta.  

SCADENZE FEDERALI - Il club etneo è costretto a fare i conti per andare avanti e onorare le scadenze. La prima è quella federale del 2 agosto di circa 500 mila euro per pagare stipendi, Irpef e Inps. Ma la Sigi è in attesa che nuovi investitori che si affaccino a Torre del Grifo. Il momento di confusione per la mancanza di chiarezza sull’apertura degli stadi non aiuta la società di imprenditori catanesi che non può contare al momento sulle risorse economiche da botteghino e sulla vendita degli abbonamenti. 

FATTI NON PAROLE - Domani si terrà la conferenza stampa della Sigi tanto attesa alle ore 10. Le parole dell’avvocato Giovanni Ferraù, si spera, possano servire per fare chiarezza su tanti temi scottanti. In primis sulle interlocuzioni in corso con i maltesi o altri investitori locali, sul business plan per la stagione sportiva 2021/22, ma anche a dare risposte concrete alle tante domande che giornalmente si fanno i tifosi, ormai  potenziali nuovi soci del club etneo dopo aver contribuito con una donazione preziosa di circa 150 mila euro che è servita per l’iscrizione al campionato di Serie C. 

STRATEGIE - Per restituire il Catania al grande calcio servono investimenti, ricavi in aumento e politiche espansive sul lato commerciale. Ma serve soprattutto una proprietà in grado di fare un piano industriale chiaro senza dover ricorrere a ulteriore debiti. Il Catania è un club in perdita costante anche perché appesantito da più di 50 milioni di debiti pregressi. Per l’azzeramento dell’indebitamento serve il supporto finanziario di un nuovo azionista pronto a tirare fuori più di 15 milioni. Per il momento il Calcio Catania è un club in vita grazie alla Sigi che tra mille difficoltà è riuscita a superare lo scoglio della Covisoc, ma adesso bisogna programmare. Si spera che quella di domani non sia una conferenza stampa priva di contenuti e risposte chiare a stampa e tifosi etnei. Ferraù deve indicare le linee guida della società etnea anche se a Torre del Grifo non dovessero farsi vivi nuovi investitori. 

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