Il tecnico del Catania Francesco Baldini sta mettendo mano alle carte, a quell’insieme di dati raccolti durante il mini ritiro per ricomporre un puzzle e fare il punto sullo stato dell’arte. Sono giorni di grande lavoro e assai complicati, per l’allenatore a Torre del Grifo. L’incertezza domina sulle giornate del Catania e sul suo stesso lavoro settimanale.
Serie C
Catania, Baldini inquieto aspetta rinforzi ma è lui al centro di tutto
Il tecnico del Catania attende novità dal mercato che gli ridarebbero il sorriso
AL CENTRO DEL VILLAGGIO - Baldini sa bene che non ci sono incedibili per la dirigenza etnea, che attraversa un delicato momento, e sa che molti big partiti ancora non sono stati rimpiazzati e altri ancora potrebbero andare via nelle prossime ore. In questo senso la questione Piccolo richiesto dal Taranto è dominante anche se a Torre del Grifo faranno di tutto per trattenerlo. Ed è in questo clima che l’allenatore va avanti dal primo giorno rossazzurro, attraverso il lavoro ha voluto blindare alcuni pezzi del suo mosaico, portandosi la squadra e alcuni calciatori dalla sua parte, con metodi e sistemi convincenti, che sollecitano un impegno costante.
L'IMPEGNO - Ci sono calciatori che se rimarranno a Catania lo faranno solo per il tecnico. Maldonado ha detto no al Trento tante volte rinunciando a un biennale che gli ha offerto il ds del club gialloblù Attilio Gementi. Naturalmente il mister sa di avere una responsabilità importante e da Maldonado si aspetta grandi cose.
GONG MERCATO - C’è Baldini al centro del progetto, dunque anche nelle questioni di mercato. Certo a poche ore dall’inizio del campionato, il Catania è un cantiere aperto e per il mister è difficile avere in mente il modello di squadra giusta per Monopoli. La chiusura del mercato è vicina e al Catania mancano molti elementi in ogni reparto. Un progetto tecnico che deve completarsi ma il tempo a disposizione è pochissimo così come le risorse economiche del club etneo ancora alla ricerca di investitori e dei famosi 10 milioni. Certo, la vicenda delle mensilità di giugno non pagate (e la penalizzazione in classifica) inquieta i calciatori ma anche il tecnico che aspetta i rinforzi per non cominciare il campionato in salita e anche per evitare quei malintesi che poi, strada facendo, spesso mettono a rischio un rapporto e la qualità del lavoro.
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