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CATANIA, Bergessio e Barrientos potrebbero tornare in Italia

Gli ex giocatori del Catania, Pablo Barrientos e Gonzalo Bergessio, potrebbero tornare in Serie A: Hellas Verona, Genoa, Lazio e Chievo interessate.

Emanuele Costa

Il calcio italiano è sempre stato di grande richiamo per gli argentini, che vivono il nostro Paese come una seconda casa. E dunque, a volte anche un ritorno di fiamma è possibile: è il caso degli ex giocatori del Catania, Pablo Barrientos e Gonzalo Bergessio, che potrebbero fare il loro ritorno in Serie A già a gennaio.

I due argentini sono infatti nel mirino di diverse squadre, che vorrebbero portare a riportare in Italia il talento del primo e la concretezza dell'altro, sperando che gli anni e i mesi di separazione dal calcio europeo non li abbiano indeboliti; sì, perché dopo essere andato via dal Catania Gonzalo Bergessio era "atterrato" alla Sampdoria, dove non ha però brillato come all'ombra dell'Etna, finendo per essere ceduto all'Atlas Guadalajara, in Messico. Nel corso di questa stagione Bergessio ha messo a segno 4 gol e 1 assist in 19 partite tra campionato e coppa, confermandosi forse un attaccante non di grandissima presenza sottoporta ma certamente uno che lavora per la squadra, impegnandosi a cucire i reparti, a pressare e ad accorciare la squadra. Un attaccante come lui servirebbe, forse, a diverse società di Serie A, come l'Hellas Verona, che non sta trovando quanto desiderato in Pazzini e Toni e che ha un disperato bisogno di gol per salvarsi. Proprio in questo senso, però, el Lavandina non sarebbe forse la scelta migliore, vista la già menzionata mancanza di lucidità nel momento decisivo, spesso dovuta all'enorme dispendio di energie dell'ex Catania. Anche la Lazio lo vorrebbe, o almeno questo è quanto riportato da TuttoMercatoWeb: difficile però che l'argentino riesca a ritagliarsi spazio in un reparto che conta già su Matri, Klose e Djordjevic come punte centrali. Più sensato sarebbe invece il sussurrato approdo al Genoa: i rossoblù di Gasperini, infatti, dispongono del solo Pavoletti come prima punta di ruolo.

Discorso diverso invece per el Pitu Barrientos, che dopo aver lasciato Catania si è trasferito al San Lorenzo, suo club d'origine: il trequartista albiceleste non è riuscito nemmeno in Argentina a trovare la continuità a lungo inseguita. Se da un lato, infatti, ha giocato ben 22 match tra AperturaClausura e Copa Libertadores, è anche vero che la maggior parte di queste presenze le ha totalizzate dalla panchina, entrando a match in corso in ben 15 occasioni, mettendo a segno un gol e tre assist. L'ex rossazzurro adesso piace al Chievo Verona, che si sta trasformando in una sorta di Catania 2.0: a partire dall'allenatore, Rolando Maran, che proprio con gli etnei ha vissuto il periodo migliore della sua carriera; per proseguire con l'ex capitano Mariano Izco, attualmente fuori per infortunio, con il trequartista Lucas Castro e con gli altri ex di più lungo corso, Albano Bizzarri e Gennaro Sardo. La verità è però che anche questo Chievo non ha certo bisogno di Barrientos, a meno che il trequartista non dia garanzie di essere tornato al massimo dei suoi livelli (cosa che al momento pare tutt'altro che accertata): sulla linea avanzata Maran dispone già appunto di Castro, e poi di Birsa, M'Poku, Meggiorini e Pepe. Tutti giocatori che in un modo o nell'altro andrebbero a sovrapporsi alla figura del Pitu, che rischierebbe di non trovare spazio: anche la tenuta fisica è notoriamente un'incognita, e andare ad investire circa 2 milioni di euro per un "doppione" la cui carta d'identità recita 30 alla voce "anni" non sembrerebbe l'alternativa più saggia per un Chievo che deve badare anche al proprio bilancio.

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