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L'opinione

Catania, Calcagno AIC: “Epilogo triste ma fisiologico. Servono norme più rigide”

Catania, Calcagno AIC: “Epilogo triste ma fisiologico. Servono norme più rigide” - immagine 1

Il presidente dell'AIC ha espresso la sua opinione dopo il crac Catania

Redazione ITASportPress

Umberto Calcagno, presidente dell'AIC, ai microfoni di Avvenire ha espresso la propria opinione sulla vicenda dell'esclusione dal campionato di Serie C del Catania a tre giornate dalla fine del campionato: “Le norme statali di cui si è avvalso il Catania per iscriversi al campionato rappresentano un unicum legato alla fase pandemica: si tratta di un epilogo triste ma fisiologico che consentirà, a bocce ferme, di capire l’importanza di norme più rigide che ci dicano chiaramente chi può permettersi di fare calcio a livello professionistico e chi no. Dispiace molto per i ragazzi del Catania, a livello sportivo avrebbero meritato di finire il campionato di C. I calciatori del Catania sono altri disoccupati del pallone ai quali l’Aic ora dovrà dare adeguato sostegno? In questo, una grossa mano nel recente passato ce l’hanno data anche i ragazzi della Nazionale e la Figc, che con i 4 milioni di euro raccolti nell’ultimo quadriennio e il Fondo Salva Calcio hanno permesso di andare incontro ai 2mila tesserati in cassa integrazione o vittime di fideiussioni false. Come in tutti i sistemi lavorativi ed economici occorre stare sempre più attenti a non creare quel gap tra chi ha tanto e chi troppo poco, e per quest’ultimi vanno incrementati gli strumenti solidali”.

Umberto Calcagno