gazzanet

Catania, cara Finaria ti scrivo per l’anno che verrà…

foto Getty Images

I tifosi del Catania attendono risposte concrete dalla Finaria dopo i disastri degli ultimi anni del sodalizio di via Magenta

Redazione ITASportPress

"Arriva la Pasqua e vorremmo parlare di pace e resurrezione. Invece arrivano venti di guerra da Bruxelles mentre, scusandoci per l’irriverente paragone con il ben più importante tema mistico-religioso, la resurrezione sembra ancora lontana, sia che ci si riferisca al Paese che alla nostra Città e, ahinoi, al Catania.

"E a tal proposito considerato che le ultime faccende cartacee, conseguenti alla conferenza stampa del collaboratore tecnico, Fabrizio Ferrigno post Akragas, alla replica del quotidiano La Sicilia, alla controreplica del Catania Calcio (con tanto di comunicato….), interpretando il pensiero dei nostri lettori, non possono interessare più di un piffero di fronte all’unica necessità che è quella di vincere sul campo, ci permettiamo di cambiare tema e di indirizzare le nostre attenzioni al nuovo Cda del Gruppo Finaria. E se un Di Pietro qualunque in questo momento preciso si sta chiedendo “che c’azzecca?” gli rispondiamo subito…

"Non sarà infatti sfuggito ai nostri lettori un recente comunicato (questo si davvero comunicante rispetto ad altri) da noi ripreso il giorno di SanBenedetto col titolo  “Finaria, nuovo assetto della società: predisposto piano per il rilancio.” Da cui si apprendeva che la società ha cambiato l’intero consiglio d’amministrazione “in segno di discontinuità con la passata gestione” con “lo specifico obiettivo di predisporre ed avviare un piano di rilancio dell’intero Gruppo imprenditoriale” di cui fa parte, udite bene, oltre Meridi srl, Platinum Hotels e Resorts srl e WindJet SpA, anche il Calcio Catania S.p.A! Minchia! Penserà qualche lettore. Minchissima, aggiungiamo noi!! Non senza cogliere l’occasione per rivolgerci subito al dottore commercialista di Roma Davide Maria Franco, Presidente, all’economista aziendale Giuseppe Davide Caruso, Amministratore delegato, e all’avvocato penalista Pierluigi Mancuso, consigliere, ovvero ai tre professionisti “terzi ed indipendenti rispetto alla proprietà della famiglia Pulvirenti” cha hanno già annunciato di “aver avviato subito il processo di sostituzione di tutti gli organi amministrativi e di controllo delle società del Gruppo (Catania Calcio S.p.A. compreso, n.d.r.) con individuazione  delle figure professionali di supporto, funzionali ad intraprendere un piano di rilancio”.

"Signori Professionisti, Neo Consiglieri, Signori Terzi ed indipendenti, ce la fate una cortesia? Ce lo sparate,  prima di Pasqua se possibile (accussì l’uovo e la colomba ci risultano più digeribili, considerato il panettone ancora sullo stomaco), un altro bel comunicato comunicante con cui ci annunciate che avete nominato un Quarto, se possibile pure lui indipendente e professionista professionale, che si chiami  Agatino Orazio Maria, o Lucio, Giorgio o Calogero non importa (in somma che sia almeno siciliano, così non c’è il problema della lingua…) che si occupi del Catania, quello che non scende in campo il sabato o la domenica, che ci ragguagli, se non ogni giorno almeno con frequenza settimanale, sulla situazione complessiva e sulle prospettive future, gestendo quella che Voi stessi avete definito una risorsa (termine terribile se abbinato al Catania, lo ammettiamo) del Gruppo (e, per il lato non economico ma passionale, consentiteci di dire dell’intera Città) e cercando di preservarne la notevole consistenza patrimoniale ???    

"Scusate se ci siamo permessi, ma non ne possiamo più di retrocessioni, di sconfitte meritate o immeritate contro squadre modeste, di amministratori delegati arroganti, scomparsi, dormienti e silenti. E soprattutto non capiamo perché, con il proprietario agli arresti domiciliari, con l’attuale Amministratore Unico che  non vuole apparire, con il D.G. che ha già detto tutto e ora non vuole dirlo di nuovo, debba essere un collaboratore dell’area tecnica (con tutto il rispetto per Fabrizio Ferrigno contro cui non abbiamo nulla in merito all’argomento e al quale semmai potremmo rivolgere domande sul mercato di gennaio…) a sostenere una conferenza stampa in un momento delicatissimo, a comunicare il silenzio stampa (giusto o non giusto non ce ne frega un fico secco, ci interesserebbe invece sapere chi l’ha deciso.. se si escludono i tre sopracitati), ad avviare una polemica inutile con un quotidiano, con la federazione e con gli arbitri (già ci sono Juventus e Torino che stanno dicendo da giorni che perdono 4-2 e 4 -1 per colpa degli arbitri..) disperdendo energie notevoli (altro che preservarle..) che potrebbero meglio essere indirizzate in altri campi. In poche parole, perdonateci il paragone irriverente, ma secondo Voi in un momento così delicato per il Belgio voi vi aspettate che a parlare sia il Premier o il Ministro dell’Interno, oppure un collaboratore del Ministero dell’Agricoltura?

"Per favore un po’ di normalità da qui alla fine del campionato.. Un po’ di semplice organizzazione… Non ci stiamo permettendo, caro Ferrigno, di dirVi cosa dovete fare, come dovete comportarVi, stiamo chiedendo ai tre nuovi componenti del cda di Finaria  un po’ di rispetto per noi tutti, tifosi in primis, e se possibile anche dei ruoli, segno di volontà di far funzionare bene qualunque struttura. C’è chi può, se vuole, continuare a parlare di difficoltà iniziali per la penalizzazione, di maglia sudata nonostante i recenti risultati negativi, di vecchi  allenatori che non si toccano e che poi si toccano, di nuovi che di nuovo non si toccano…, di pali, sfortuna, tensione allo stadio ma adesso ci dovrebbe pure essere qualcuno dell’area societaria, e non tecnica, che cominci a parlare di altri argomenti pure importanti, futuro roseo (speriamo) compreso.

"Altrimenti, di che stiamo parlando?

"C1

"

tutte le notizie di