Il prezzo

Catania, c’è già indicazione del contributo a fondo perduto per la Serie D

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Il Comune di Catania avrà un ruolo importante per il rilancio del calcio

Redazione ITASportPress

Il 18 maggio sarà convocata la riunione del Consiglio federale della FIGC e tra gli argomenti da trattare potrebbe esserci anche la vicenda Catania. Il presidente, Gabriele Gravina insieme agli altri dirigenti federali potrebbero fare una prima valutazione del contributo a fondo perduto che la nuova società della città di Catania dovrà versare con un assegno circolare. Quota a titolo di contributo ex art. 52, comma 10 delle NOIF, che la FIGC individuerà in misura superiore al  minimo come previsto dalla disposizione normativa. Da quanto trapela da Roma, al nuovo Catania saranno chiesti 800 mila euro per partecipare al campionato di Serie D. Col fallimento del Calcio Catania tutti i calciatori rossazzurri hanno attinto alle fideiussioni per le spettanze poi i tesserati non pagati potranno seguire la strada del Tribunale. Alla FIGC questo fondo perduto serve per integrare eventuali debiti sportivi che ha lasciato la proprietà del Calcio Catania che è fallita e per evitare che il "sistema" debba farsene carico. Secondo una proporzione equa che ha stabilito la FIGC, se per la D verranno chiesti 800 mila euro per l'Eccellenza ce ne vorranno 300 mila euro. Per la Serie D il contributo parte da un minimo di euro 300 mila, per l'Eccellenza sono 100 mila.

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FASE 2 - Stabilito il prezzo, poi toccherà al Comune di Catania predisporre il bando su indicazione della FIGC della somma da pagare. Quindi la regola è chiara: il nuovo Catania deciderà se partecipare alla Serie D o all'Eccellenza. Va ricordato che in precedenza il club che perdeva il professionismo ripartiva da due categorie sotto, quindi dalla A alla C. Successivamente la FIGC ha stabilito un principio: una squadra che fallisce può ripartire dal massimo campionato dilettantistico previo pagamento di una somma a fondo perduto. La società nuova però potrà ottenere l’affiliazione previo parere favorevole del sindaco o nel caso di Catania di quello facente funzioni che specificherà nella comunicazione da inviare alla FIGC che la nuova società rappresenta la tradizione sportiva della città. Quando comporranno i gironi di Serie D, il Catania potrebbe essere in sovrannumero ma questo non rappresenta un problema. 

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