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LA SPALLATA

Catania, caos closing: Tacopina fa sapere che non è un pirata ma un signore

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L'avvocato newyorkese è determinato ma i tempi sono strettissimi

Redazione ITASportPress

Joe Tacopina è uno dei più rispettati avvocati degli Stati Uniti perchè sa essere utile ai giudici e li aiuta a decidere secondo giustizia. Ma è anche prezioso per il suo cliente per far valere le sue ragioni. Ma Joe è celebre per le sue arringhe durissime tanto da aver difeso brillantemente politici, attori, dirigenti, musicisti, giudici, funzionari delle forze dell'ordine e altre celebrità, tra cui Daniel Snyder, Jay Z, Michael Jackson, Alex Rodriguez, Meek Mill, YG, Sean Hannity e Don Imus.

 (Getty Images)

LITIGATOR - Il tycoon in fatto di musica è un profondo conoscitore tanto da aver difeso anche il bassista dei Maroon 5 Mickey Madden che era stato arrestato a Los Angeles in seguito a un'accusa di violenza domestica. Ha iniziato la sua carriera come procuratore a Brooklyn, dove ha prevalso in uno straordinario 39 dei 40 processi che ha condotto. Dopo essersi trasferito in uno studio privato, la sua ineguagliabile serie di verdetti di successo è cresciuta, così come la sua reputazione di esperto tattico in aula e di avvocato di riferimento per i clienti di alto profilo che si occupano di situazioni che catturano l'attenzione del pubblico. Conosciuto come un feroce litigator, Joe Tacopina anche a Catania ha mostrato i muscoli.

TACOPINA ATTACCA - L'avvocato americano a Catania è venuto diverse volte e sta cercando di acquistare il club rossazzurro, ma la situazione è parecchio ingarbugliata e da ieri dopo il botta e risposta con la Sigi, ancora di piùIl motivo di questo braccio di ferro è ben noto. Il tycoon newyorkese vuole la riduzione del debito a 16 milioni e l'accordo con l'Agenzia delle Entrate e il Comune di Mascalucia per andare al closing e rilevare il Calcio Catania. Tacopina attende i documenti ufficiali dalla Sigi, ma come ha scritto nella nota, inviata non a caso il 27 aprile alle ore 6, non sono arrivati "nè il 16 aprile nè il 26 aprile ma sul piano economico e giuridico, in base al contratto, era necessario produrre gli atti, non le rassicurazioni".  Tacopina, parafrasando il brano di Julio Iglesias "Sono un pirata sono un signore",  ha fatto capire alla Sigi che non è uno speculatore ma un vero gentleman che onora gli impegni, tanto da aver sottolineato nella nota di aver dato 800 mila dollari alla Sigi per pagare gli stipendi e le altre scadenze. Si è trattato di un rischio - ha scritto. Joe - grandissimo rischio personale, non essendo proprietario del Calcio Catania, ma l’ho affrontato senza esitare perché amo la città e la squadra e perché desidero mantenere vivo il club"

LA SIGI RISPONDE - Ma la Sigi ha messo le cose in chiaro: "Occorre chiarire che la recentissima immissione di risorse da parte di Tacopina ha una causale giuridica, diversa dal preliminare di vendita delle azioni e che SIGI non ha mai avuto formalmente l’evidenza dei fondi da parte dell’acquirente, necessari per il reale salvataggio della Società". In effetti come giustamente scrive Sigi, i soldi di Tacopina non sono finiti direttamente nelle casse del Catania. L'americano ha preso un diritto condizionato di opzione sulle quote detenute da un socio importante della Sigi. E sarà lo stesso a tornare i soldi all'ex proprietario del Venezia se dovesse saltare l'operazione Catania.

SCENARI - Cosa succederà adesso è difficile prevederlo ma bisognerà fare presto, molto presto. Tacopina potrebbe rilanciare e trovare un nuovo accordo con Giovanni Ferraù e Gaetano Nicolosi, oppure abbandonare il progetto Catania lasciando a Sigi il compito di trovare nuovi investitori o dare continuità aziendale come assicurato dalla stessa società proprietaria del Catania al Tribunale etneo la scorsa estate. Ma servono risorse finanziare importanti per ripianare le perdite fino al 31 marzo 2021 che ammonterebbero, tra quelle al 30 giugno 2020 e i nove mesi successivi, a circa 9 milioni di euro. Poi a giugno bisognerà provvedere all'iscrizione al campionato, pagare gli stipendi a calciatori e dipendenti, i fornitori e i creditori e tutte le varie scadenze. Inoltre il mese di maggio è cruciale per programmare la nuova stagione. L'Elefante deve correre per evitare di finire gambe all'aria.

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