Un Catania scatenato ha vinto il derby siciliano oggi contro un Palermo deludente che al Massimino ha avuto una condotta assai prudente per almeno un tempo. Tutto in una volta nell’incredibile pomeriggio del Catania che ha avuto invece un atteggiamento aggressivo sin dalle prime fasi del match. Nel primo tempo le maglie rossaazzurre sembravano quelle del miglior Barcellona che affrontava il Levante. Ha deciso Luca Moro che ha trasformato un calcio di rigore nel primo tempo per un fallo di Odjer su Biondi mandato a sorpresa da Baldini in campo dal 1'. Poi nella ripresa ancora il numero 24 ha messo a sedere gli avversari e battuto Pelagotti con un diagonale tiro. Dopo dieci anni il Catania torna a vincere il derby. Risultato più che meritato per occasioni avute e qualità di gioco.
Serie C
Catania, è derby sinfonia: battuto il Palermo con il solito Moro (2-0)
Un grande Catania nel primo tempo ha stordito i rosanero
Stordimentoper 45' - Palermo stordito in avvio dal Catania. Facile la lettura tattico-strategica: nel primo tempo il Catania ha stretto i rosanero alla gola, li ha aggrediti e rinchiusi negli ultimi 30-40 metri, li ha storditi con un possesso ad alta velocità, filante e preciso. Rossazzurri da sinistra a destra o viceversa, sempre avanti, e la palla dentro, al centro, nel momento esatto dell’inserimento. I primi 30 minuti sono stati imbarazzanti per l’abisso di atteggiamento e padronanza che divideva le due squadre. Un atteggiamento passivo dei rosanero contro un Catania arrembante. Prima ancora che il Palermo si rendesse conto di essere capitato in una partita sbagliata erano trascorsi 45 minuti. Prima Russini, poi Moro in gol su rigore, e infine Biondi e ancora Russini per un Catania bellissimo. Strepitoso Greco e anche Biondi rilanciato da Baldini nel finale con una danza classica di finte, controfinte e dribbling, l’assolo di chi è in stato di grazia ed è mosso da motivazioni superiori.
Controllo - Nella ripresa il Catania è entrato in modalità controllo, ha congelato il pallone e vigilato su eventuali colpi di coda rosanero, che non ci son stati. Filippi ha rimescolato il mazzo con qualche cambio, ma il buio è rimasto tale anche se con qualche bagliore come nell'occasione di Soleri. Poi l'espulsione di Russini ha creato qualche difficoltà agli etnei ma anche Almici si è fatto cacciare. Il Catania non ha rischiato mai grosso anzi nel finale ha raddoppiato ancora con Luca Moro che ha steso la difesa rosanero e con un diagonale ha firmato il gol numero 18. Catania che ha portato a casa una vittoria importante che vale quasi un campionato. Peccato che al Cibali non vi erano le due tifoserie a confrontarsi con cori e sfottò ma i 10 mila catanesi hanno reso la partita sicuramente di palcoscenico diverso.
PARTITA - Catania che ha trovato ampiezza schiacciando subito il Palermo apparso timoroso. Rosanero che in fase di ripiego si sono messi con una linea a quattro per fermare il Catania che si è fatto sempre più aggressivo. Etnei oggi tornati al 4-3-3 con Greco che si è accoppiato con la punta centrale. I terzini di Baldini sono sempre saliti dando sostegno agli attaccanti del Catania nel primo quarto d’ora. L’episodio che sblocca il risultato è arrivato al 22’: fallo in area di Odjer su Biondi e l’arbitro ha decretato il penalty. Rigore che Moro ha trasformato con la solita freddezza. Vantaggio meritato dei rossazzurri che sono stati più audaci nel primo tempo e con un atteggiamento autoritario. Soleri è rimasto incollato su Maldonado per larghi frangenti in fase difensiva e Palermo che si è posizionato con un 4-4-1-1 mantenendo equilibrio ma avendo poca spinta offensiva. Catania che per tutto il tempo grande pressione sui centrocampisti rosanero con Greco a tutto campo. Catania che è riuscito anche a portare più uomini nell’area avversaria mentre i due attaccanti rosanero Soleri e Bruneri rimasti isolati sono stati costretti a cercare palle nella trequarti. Giocata straordinaria di Biondi al 42’ ma bravo Pelagotti a dire di no. Primo tempo che si è chiuso ancora con i rossazzurri all’attacco e con Russini che ha sfiorato il palo. Applausi del Massimino per un vantaggio forse bugiardo visto che il Catania meritava almeno due gol. Nella ripresa subito in campo Silipo al posto di Odjer. Palermo che ha costruito una buona occasione con Soleri al 60'. Luperini e Silipo hanno ravvivato un po' il Palermo nella ripresa. Russini è stato espulso e il Catania si è ritrovato in inferiorità numerica. Ma nessuno se ne è accorto visto che i rossazzurri hanno mantenuto l'equilibrio con un 4-4-1. Dopo l'espulsione di Almici il Catania si è rituffato in area avversaria ed ha realizzato il secondo gol ancora con Luca Moro. Il 2-0 ha chiuso i giochi. Catania che ha saputo difendere ma anche attaccare oggi contro un Palermo deludente. Una domenica perfetta per i rossazzurri.
IL TABELLINO:
CATANIA (4-3-2-1): Stancampiano; Calapai, Claiton (46' Ercolani), Monteagudo, Pinto; Rosaia (88' Albertini), Maldonado (63' Izco), Greco (63' Provenzano); Biondi (70' Zanchi), Russini; Moro. A disp.: Sala, Ropolo, Pino, Cataldi, Sipos, Russotto, Piccolo. All. Baldini.
PALERMO (3-5-2): Pelagotti; Buttaro (54' Almici), Marconi, Crivello; Accardi (86' Fella), Dall’Oglio (54' Luperini), De Rose, Odjer (46' Silipo), Valente (70' Floriano); Soleri, Brunori. A disp.: Massolo, Lancini, Doda, Perrotta, Giron, Peretti. All. Filippi.
ARBITRO: Rutella di Enna (Belsanti-Politi).
MARCATORI: 24' rig., 85' Moro
AMMONITI - De Rose, Pinto, Accardi, Russini, Monteagudo, Soleri, Moro.
ESPULSI: al 66' Russini per doppia ammonizione; al 77' Almici per avere strattonato un raccattapalle; al 90' Luperini per un duro fallo a metà campo.
Spettatori 9.239 spettatori al “Massimino” (1.034 abbonati, 8.205 spettatori muniti di biglietto). Incasso: 95.286 €.
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