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Esclusiva

Catania, ex Campagnolo a ISP: “Calciatori possono isolarsi e vi racconto aneddoto”

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L'ex portiere del Catania dice la sua sul momento della squadra di Baldini

Redazione ITASportPress

Riguardo all’attualità in orbita Catania, la redazione di ItaSportPress.it ha intervistato in esclusiva Andrea Campagnolo, portiere dei siciliani tra il 2009 e il 2012.

La intristisce vedere il Catania così in basso a livello di categoria?

“Assolutamente sì. Catania ha oltre 600mila abitanti, un centro sportivo spaziale… Come fa a non essere almeno in Serie B?”.

Ci potrebbero essere i presupposti per tornare in auge?

“Per me se la proprietà non fa investimenti è dura risalire. Uno può dare il cento per cento in campo, ma se la dirigenza non fa la sua parte è dura”.

Forse non valeva la pena partire paradossalmente da zero?

“Se la guardi dal punto di vista del tifoso assolutamente no. Però c’è da dire una cosa”.

Cosa?

“Che, se c’è un progetto serio alle spalle, vale anche la pena partire da zero. Però, allo stesso tempo, devi creare i presupposti per mantenere una certa categoria elevata”.

Passando al campo, cosa prevede dalla prossima partita contro la Virtus Francavilla?

“Spero si possa dare continuità al 3-2 contro la Juve Stabia. Ma può succedere di tutto”.

In questa situazione come ci si fa a isolare rispetto all’esterno, pensando solo al campo?

“Penso che per i calciatori sia l’ultimo dei problemi”.

Perché?

“Perché, alla fine, quando scendi in campo guardi solo al risultato del momento. Mi viene in mente un aneddoto”.

Quale?

“Noi alla Reggina in Serie B con Mazzarri: partimmo da -15 e riuscimmo a salvarci in maniere importante! Anche il Catania può fare cose importanti”.

Qual è il suo primissimo ricordo di Catania?

“Il mare, il clima mite e la gente. Era bellissimo. Sono stato benissimo a livello personale. Ho giocato poco perché avevo davanti un grandissimo come Andujar, ma non ho nessuna remora”.

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