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Esclusiva

Catania, Gasparin a ISP: “Baldini, panni sporchi si lavano in casa e si ricordi del Trapani”

Catania, Gasparin a ISP: “Baldini, panni sporchi si lavano in casa e si ricordi del Trapani” - immagine 1

Al Catania manca un dirigente serio e preparato come Gasparin

Redazione ITASportPress

In merito all’attualità relativa a Catania e Vicenza, la redazione di ItaSportPress.it ha intervistato in esclusiva Sergio Gasparin, noto direttore sportivo.

Come giudica la situazione generale in casa Catania?

“Il tutto è molto semplice. I problemi nascono quando il Catania viene rilevato. E’ stata accumulata inutilmente una massa debitoria per salvare la matricola della società… Con il senno di poi sarà stato un bene?”.

Il tutto ha ovviamente avuto ripercussioni sulla costruzione dell’organico…

“Come facevi a investire su una rosa competitiva se accumulavi un debito simile? Mi sembra logico come ragionamento. Per me è stato fatto un errore. Ora si paga dazio: il Catania rischia concretamente la retrocessione. Questo andava messo in preventivo”.

Dopo la Virtus Francavilla, Baldini ha dichiarato schiettamente che le responsabilità non sono sue…

“Ha sbagliato. I panni sporchi si lavano in famiglia. Logico che sono tante le situazioni pregresse a cui faceva riferimento: per lavorare, un allenatore ha bisogno di una rosa costruita secondo i suoi desideri”.

C’è un calciatore del Catania che la convince più di altri?

“Uno in particolare: Luca Moro. E’ un ottimo calciatore: giovane, rampante, voglioso di far bene… Fossi in lui ricercherei motivazioni in questo quadro difficile al fine di mettermi il più possibile in mostra”.

Catania, Gasparin a ISP: “Baldini, panni sporchi si lavano in casa e si ricordi del Trapani”- immagine 2

Come si fa, in un contesto simile, a isolarsi dall’esterno e pensare solo al campo?

 “Baldini deve creare un grande gruppo, un po’ come fece un’altra squadra siciliana qualche anno fa”.

Quale?

“Il Trapani di Italiano. Bisogna essere bravi a creare quell’alchimia che ti porta a fare risultati sul campo”.

Passiamo al Vicenza: come giudica la situazione del club veneto?

“Negativamente. Bisognava fare di più. Un club con un organico così non può restare al penultimo posto!”.

Brocchi non ha avuto l’impatto sperato…

“Calma, aspettiamo a giudicare. E’ appena arrivato, deve ancora conoscere bene la squadra. A fine novembre potremo stilare un bilancio”.

Ranocchia è realmente un calciatore di prospettive importanti?

“Sì, ne sono sicuro al 100%. E’ un centrocampista con un grande futuro davanti. Diamogli fiducia e tutto quanto il tempo di maturare. Per me ha chance di tornare alla Juve in futuro e provare, perché no, a emulare il percorso di Marchisio. Ma aspettiamolo”.

Ne ha visti tanti in carriera: come giudica l’exploit di Lucca?

“E’ sicuramente un calciatore interessante, però calma: ha troppa pressione mediatica addosso. Se saprà gestirla bene, potremo dire che è pronto per un top club. Ma ora come ora giudizio sospeso”.

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