Esclusiva

Catania, Giovannone: “Porto club in Serie A con progetto lungimirante. Il logo…”

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Il progetto illustrato ai microfoni di Itasportpress dall'imprenditore Giovannone che vuole rilevare il Catania

Redazione ITASportPress

Luca Giovannone, imprenditore 58enne che vive a Torino, vuole tornare nel mondo del calcio dopo aver ceduto a Urbano Cairo il Torino nell'estate del 2005. Ai microfoni di Itasportpress.it, le parole dell'imprenditore laziale che ha manifestato il suo interesse per il Catania.

Come è nata l’idea di prendere il Catania?

"Dopo aver salvato il club granata e averlo riportato in alto con un budget da 20 milioni, mi è tornata la voglia di rientrare nel mondo del calcio dopo 17 anni. Ho seguito le vicende del Catania e dopo aver riflettuto a lungo mi sono deciso. Da premettere che sono stato in città 10 giorni con mia moglie e sono rimasto incantato dalle bellezze di questo luogo della Sicilia. Mi piace Catania e i colori del Catania e se mi verrà assegnato il club mi trasferirò nel capoluogo etneo. Poi so bene che è un club storico con una tifoseria passionale. Insomma si può fare calcio a certi livelli".

Parteciperà da solo con la sua azienda?

"Si da solo, la mia società Osmosi Spa, è un'agenzia per il lavoro ed ha un fatturato importante di 50 milioni di euro. In Sicilia ha una sede a Messina e a Catania ci sono 400 dipendenti che lavorano per conto di tante aziende. Mio obiettivo è una gestione oculata visto che non sono mai fallito seguendo questo percorso dei piccoli passi e mai fallirò. Non sono un imprenditore che si indebita, mai farò un passo più lungo della gamba. A Catania porterò mio progetto lungimirante che prevede la Serie A in quattro anni".

Può indicarci chi farà parte della sua nuova società?

"Ho già una squadra di lavoro ma non anticipo nulla adesso. Non mi piace fare campagna elettorale in questo momento. Aspettiamo la decisione del Comune poi dirò i nomi"

Ha già pronto il business plan quadriennale?

"E' prontissimo e ben articolato. So bene che per portare il club in A ci vogliono tanti milioni ma bisogna guardare anche ai ricavi che certamente non arriveranno subito".

Ha costituito già la società con denominazione Catania?

"Ancora no ma mi piacerebbe tenere il vecchio logo del Catania. Procederò step by step. Prima la pec poi penserò al nome e alla costituzione della società"

Interessato a Torre del Grifo?

"Ci sto pensando e insieme alla mia compagine lavorativa stiamo facendo le verifiche dando priorità a maggiori urgenze. Prima della struttura c'è da pensare all'allenatore e ai calciatori. Dedicheremo molta attenzione allo scouting, al settore giovanile e alla squadra femminile".

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