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Tra presente e futuro

Catania, i figli dell’Etna per salvare la matricola ma c’è una parola chiave

Catania, i figli dell’Etna per salvare la matricola ma c’è una parola chiave

C'è meno di un mese per salvare il club

Redazione ITASportPress

Lo matricola, certo. La continuità aziendale, assolutamente. Ma anche il contenimento dei costi: il focus del Catania adesso è questo in attesa di nuovi investitori. Per il momento senza i 45 milioni di Joe Tacopina non c’è altra strada per la Sigi.

FUTURO TRACCIATO - Agenda piena di appuntamenti per i membri della società proprietaria del Calcio Catania. In primis con l’Agenzia delle Entrate, con il Comune di Mascalucia e poi con gli altri creditori che bussano alla porta di Torre del Grifo. Ma intanto gli incontri per trovare nuovi investitori proseguono. E ieri altro giorno di pour parlar e colloqui telefonici avviati dall’avvocato Giovanni Ferraù, presidente della Spa, anche con diversi imprenditori locali.

FIGLI DEL VULCANO - E il futuro del Catania potrebbe continuare anche sulla scia dei figli dell’Etna da quanto trapela dal quartier generale di via Magenta. Dunque oltre a piste estere, al Catania si stanno interessando numerosi imprenditori che operano nell’hinterland. Ferrau’ proseguirà anche nel fine settimana questa ricerca sapendo che la continuità aziendale non dovrà essere messa in discussione, anche per l’accordo preso con il Tribunale. La salvezza della matricola è un punto fermo. Lo chiedono a gran voce i tifosi, che al di là della categoria o delle sofferenze in terza divisione per altri anni, non vedono altre strade. Nessuno vuole cedere all’idea di vedere il Catania ripartire dalla Serie D anche con i debiti azzerati senza la 11700. Chiaro che se il Catania andrà avanti con un gruppo di imprenditori locali, dovrà tagliare i costi, uno sforzo economico che coinvolgerà i calciatori e i loro contratti.

 (Getty Images)

PAROLA CHIAVE: RISPARMIARE - La parola chiave sarà una sola: “austerity”. Il Catania fa, infatti, i conti con i debiti enormi e con i numeri di bilancio complicati dall’emergenza coronavirus. Ma è logico immaginare che nei prossimi giorni l’amministratore delegato Le Mura farà lo stesso discorso anche alla squadra e all’allenatore Francesco Baldini che pare non abbia ancora ricevuto neppure un euro dal giorno del suo arrivo a Torre del Grifo. Ma Tacopina fa sapere a riguardo che chiederà alla Sigi il pagamento immediato al “suo” mister attraverso una parte del “làscito” alla Sigi di 800 mila dollari. Circa 40 mila euro che giustamente vanno pagati al tecnico della rinascita e al suo staff. Per il futuro la linea guida dei calciatori del Catania sarà per tutti l’abbassamento complessivo del monte ingaggi. Non solo attraverso le cessioni di giocatori dallo stipendio alto e magari considerati poco centrali nel progetto tecnico. Ma anche facendo ricorso ad accordi individuali con i vari giocatori. In questo senso sarà importante capire cosa accadrà entro il 28 giugno, data ultima per l’iscrizione, e chi si metterà al comando del club. Con Tacopina o con i figli dell’Etna, la linea guida del prossimo mercato sarà di chiudere la sessione in attivo. Dunque, alcune cessioni saranno necessarie di qualche elemento che ha un contratto pluriennale e che in questa stagione ha deluso. Ringiovanire la rosa sarà necessario.

 foto Calcio Catania
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