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Serie C

Catania, il presepe di Baldini e la giostra che non c’è

Redazione ITASportPress

Nelle ultime cinque giornate il Catania ha perso tre partite mostrando limiti contro avversarie francamente di qualità bassa e con tanti giovani 

Il Catania sembra una macchina ingolfata. La sconfitta contro il giovane Latina (età media 23 anni ieri) ha confermato i limiti di questa squadra che non ha continuità e soprattutto prende gol con regolarità. Finora i rossazzurri hanno mantenuto la porta inviolata solo contro la Fidelis Andria, il Picerno e la Vibonese, compagini che in campionato hanno mostrato grandi difficoltà in fase realizzativa siglando al massimo 15 gol in 17 partite. 

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Tutto subito - Con il Latina di buono per il Catania è stato l’approccio, 30 minuti imbarazzanti per l’abisso di atteggiamento e padronanza che divideva le due squadre in campo. Il Catania muoveva gli uomini e il pallone, mentre il Latina portava pressioni fuori sincrono, a vuoto. In questa mezzora di dominio, il Catania ha costruito una sola vera grande occasione ma stavolta Luca Moro non è stato il solito cecchino e si è fatto ipnotizzare dal portiere. 

La luce si è spenta - Poi dopo il gol nerazzurro la squadra etnea ha perso le distanze e piano piano anche la fiducia prima dell’intervallo. In campo i rossazzurri sono sembrati slegati dando strada spianata agli avversari che sono ripartiti più volte in contropiede. Catania lento e prevedibile per il resto del match con i calciatori che hanno mosso la palla lentamente, un limite forse dovuto più alla testa che alle gambe. Nella ripresa il Catania non è riuscito a trovare gli spazi e appena i rossazzurri sbagliavano in uscita ripartivano i nerazzurri. Per battere il Latina forse sarebbe bastato muovere la palla con velocità in uscita, invece la lentezza ha consentito agli avversari di mettersi a posto per essere efficaci nelle ripartenze e nella transizione. In vista del derby contro il Palermo di domenica prossima non è un bel viatico visto che il Catania precipita nell’ennesima crisi di rigetto. Fino a qualche giornata fa sembrava che il “baldinismo” stesse per attecchire, ma il messaggio di ieri è chiaro, un’altra giornata di passi indietro. 

Senza varianti - Il Catania non ha varianti offensive e finora a parte Luca Moro sono andati in gol appena 6 calciatori. Un altro segnale di una squadra con una sola proposta di gioco che è ben lontana da essere una ‘cooperativa del gol’. Le fortune rossazzurre finora sono dipese dalle magie del solo numero 24 e difatti quando è mancato la squadra etnea si è inceppata. Il Catania non è una giostra del gol e non è una macchina tattica multiforme che non dà certezze agli avversari visto che manda pochi calciatori in rete. Baldini ha esterni offensivi di qualità e deve aumentare le sensazioni positive di questa squadra che non riesce a ribaltare il risultato con la determinazione dell’intero collettivo. Questa squadra non gioca a memoria e non sembra applicare alla giusta maniera gli schemi in movimento. Una squadra che non sa sorprendere per la rigidità dei suoi schemi tattici e per l’incapacità di mandare in rete chiunque. Sono assai lontani i tempi del Catania di Montella vera 'cooperativa del gol'.  

Presepe rossazzurro - Anche a Latina le sbavature difensive non sono mancate e in occasione del gol del 21enne Sane si è materializzato il presepe rossazzurro di Baldini. Staticità e poca attenzione, davvero un bel regalo di Natale alla squadra di casa. Il mister Baldini forse l’aveva fiutata la trappola del Latina ma si è intestardito con il 4-2-4 riproposto dopo il match contro il Potenza, un sistema deciso sempre in funzione degli avversari (segnale di debolezza?). 

Atteggiamento “provinciale” - Non siamo proprio d’accordo con Baldini che ha visto un “buon primo tempo e una ripresa dominata”. Non c’è stato niente di buono al 'Francioni' tranne i primi 30’. Stop. Non riusciamo a capire l’insistenza con un atteggiamento così “provinciale”, quando la differenza tecnica in campo era enorme di fronte al giovanissimo Latina. Baldini non ha una squadra al di sotto della qualità dei modesti avversari finora incontrati e usciti vincitori. La classifica, al netto dei punti di penalizzazione, vede i rossazzurri sotto squadre di giovani costruite senza soldi e con qualche idea come Virtus Francavilla, Turris, Monopoli, Taranto e Picerno. Dopo le sette consecutive partite utili c’è stata una involuzione tecnica della squadra e si notano i passi indietro. Se il mister di Massa andrà a rivedersi le partite perse di sicuro qualche idea gli verrà…E adesso chissà come giocherà questo derby.

Creare gioco - Ogni volta che il Catania a Latina ha provato a costruire qualcosa (e non c’è quasi mai riuscito) è sembrato in imbarazzo, come un discesista tra i paletti dello slalom speciale. Creare gioco è qualcosa che, per ora, non rientra nelle abitudini di casa. Ma è da qui che bisogna partire per costruirsi un futuro. Nel calcio, chi non gioca non ha futuro.