Futuro rossazzurro

Catania in Serie D da Riyad a Trento: cosa c’è di vero

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Tante voci sul futuro del club rossazzurro

Redazione ITASportPress

Negli ultimi giorni sono girate tante voci su possibili acquirenti interessati al Catania. Arabi, sceicchi e babilonesi, poi inglesi, americani e filoturchi. Mille voci e tanta fantasia visto che di concreto non c'è proprio nulla. Ma in questa fase è anche normale che nessun investitore si sia palesato concretamente e magari abbia mostrato solo un timido interesse per i colori rossazzurri. Il nuovo acquirente del Catania presto uscirà allo scoperto ne siamo certi ma occorre qualche giorno in più visto che rileviamo qualcosa che si muove al Nord dove si registra un interesse ma di concreto ribadiamo ancora non c'è nulla.

FANTACALCIO - Addirittura sono stati fatti anche nomi di allenatori e calciatori contrattualizzati per il nuovo Catania come Carmine Parlato ex Trento che verrebbe portandosi dal Trentino, Matteo Dionisi in scadenza a giugno e Luca Belcastro, legato per un altro anno con il club gialloblu'. Il Trento è impegnato nei playout e non sa nulla così come anche il tecnico Parlato che è il Mourinho della Serie D avendo vinto cinque campionati. Il tecnico campano che dal Trento è stato esonerato lo scorso 27 marzo dopo la sconfitta contro il Lecco, sicuramente a Catania verrebbe volentieri ma per adesso è solo fantacalcio. Anche l'ex calciatore del Catania, Lugnan è finito sulla virtuale panchina etnea.

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SERIE D - L'unica certezza al momento è che il Catania ripartirà dalla Serie D e ribadiamo che non sarà la FIGC a decidere in quale campionato giocherà la futura squadra. Il Consiglio federale della FIGC dovrà solo stabilire l'importo del contributo a fondo perduto che la nuova società della città di Catania dovrà versare (ex art. 52, comma 10 delle NOIF) che sarà quasi sicuramente di 750-800 mila euro per partecipare al campionato di Serie D. Col fallimento del Calcio Catania tutti i calciatori rossazzurri hanno attinto alle fideiussioni per le spettanze poi i tesserati non pagati potranno seguire la strada del Tribunale. Alla FIGC questo fondo perduto serve per integrare eventuali debiti sportivi che ha lasciato la proprietà del Calcio Catania che è fallita e per evitare che il "sistema" debba farsene carico. Secondo una proporzione equa che ha stabilito la FIGC, se per la D verranno chiesti 800 mila euro per l'Eccellenza ce ne vorranno 300 mila euro. Per la Serie D il contributo parte da un minimo di euro 300 mila, per l'Eccellenza sono 100 mila. Stabilito il prezzo, poi toccherà al Comune di Catania predisporre il bando su indicazione della FIGC della somma da pagare. Quindi la regola è chiara: il nuovo Catania deciderà se partecipare alla Serie D o all'Eccellenza. Va ricordato che in precedenza il club che perdeva il professionismo ripartiva da due categorie sotto, quindi dalla A alla C. Successivamente la FIGC ha stabilito un principio: una squadra che fallisce può ripartire dal massimo campionato dilettantistico previo pagamento di una somma a fondo perduto. La società nuova però potrà ottenere l’affiliazione previo parere favorevole del sindaco o nel caso di Catania di quello facente funzioni che specificherà nella comunicazione da inviare alla FIGC che la nuova società rappresenta la tradizione sportiva della città. Quando comporranno i gironi di Serie D, il Catania potrebbe essere in sovrannumero ma questo non rappresenta un problema.

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