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Catania, Lo Monaco: “Da Lucarelli dichiarazioni ‘originali’. Il Massimino è una forza per noi”

Le parole dell'amministratore delegato del club rossazzurro in merito all'attualità in casa Catania

Redazione ITASportPress

Reduce dalla cocente sconfitta contro il Trapani, il Catania riparte. L'obiettivo della squadra allenata da Lucarelli, a meno di clamorosi ribaltoni, è il secondo posto. Il Lecce, in caso di successo contro la Paganese, sarebbe aritmeticamente in B. Il Catania, invece, è terzo e deve sperare in un passo falso del Trapani per avere un piazzamento migliore in zona play-off (ed evitare di giocare due partite in più).

A Torre del Grifo Village, conferenza stampa dell'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco. Si tratta dell'occasione per fare il punto sulla situazione e guardare al finale di stagione.

"La sconfitta di lunedì ci ha lasciato l'amaro in bocca. Un errore pensare che si possa essere condizionati dal giocare con 20mila spettatori sugli spalti. Abbiamo avuto tante occasioni per passare davanti al Lecce, ma non abbiamo avuto la fortuna di approfittare delle circostanze. Pensiamo, ad esempio, al colpo di testa di Bogdan contro la gara contro la Juve Stabia. Sono episodi, purtroppo. Il pubblico di Catania non ha nulla a che vedere con questa categoria. In Serie C pochissime piazze riescono a farlo, forse nemmeno in B. Non sta scritto in nessun libro sacro che il Catania, con il grande pubblico a seguito, possa vincere automaticamente il campionato".

"Mi dispiace aver letto che in caso di mancata promozione si potrebbe parlare di fallimento sportivo. Non abbiamo illuso mai nessuno. Il Catania non ha la forza di investire come il Lecce, ha messo in piedi una squadra competitiva. Non dobbiamo vincere per forza il campionato perché ci chiamiamo il Catania. Il problema più serio non è andare in Serie B, abbiamo voglia di andare in serie cadetta, ma dobbiamo fare i conti con gli avversari".

"I primi delusi siamo noi e forse da questa delusione sono nate alcune dichiarazioni 'originali' a fine gara. Per noi il Massimino è una forza, abbiamo costruito tanti successi nel corso degli ultimi anni. Il Catania è in Serie C non per questioni sportive, ma per vicende extra-calcistiche che lo ha buttato sull'orlo del precipizio. In un anno e mezzo abbiamo fatto tantissimo per migliorare la situazione ed evitare che il Catania non fallisse. Abbiamo riportato la gente allo stadio e il più grande 'delitto' sarebbe questo. Noi vogliamo andare in B, non dobbiamo. Se andassimo in Serie B avremmo realizzato un miracolo".

"I play-off sono un terno al lotto, molto complicati, sarà praticamente un altro campionato con 27 squadre che lottano per 1 posto. Abbiamo il dovere di provarci fino alla fine. Abbiamo avuto con Juve Stabia e Trapani la possibilità di superare il Lecce, ma non ci siamo riusciti. Complimenti doverosi al Lecce, ora ci concentriamo sui play-off, sperando di farli nostri".

"Alla fine dell'anno, per iscriverci, dobbiamo rispettare dei parametri. Abbiamo ancora debiti con quattro squadre estere, dobbiamo dimostrare che abbiamo pagato fino al 30 aprile. Dobbiamo dimostrare di aver pagato i giocatori fino al 30 maggio, oltre alla tasse e alla rateizzazione Iva. Si tratta di un lavoro immenso, stiamo sul pezzo. Tra investimenti della Finaria e quanto è in cassa al Catania non ci dovrebbero essere problemi. Abbiamo già pagato marzo, a breve faremo ad aprile. Mi toglie il sonno, onestamente, il PA (Patrimonio netto contabile/Attivo patrimoniale). Andremo a parlare con chi di dovere, mercoledì ci sarà un incontro su questo".

"Bogdan, Manneh, Di Grazia sono giocatori che hanno richieste, significa che il lavoro che abbiamo fatto è positivo. Il Catania tornerà a casa sua".

"I play-off sono per giocatori freschi. Abbiamo 24 ragazzi di ugual livello. Noi abbiamo questa possibilità. Giocheranno i calciatori che daranno le maggiori garanzie".

"Mazzarani? C'è la volontà del ragazzo di rimanere, rinnoveremo a breve".

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