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Catania, la questione è centrale ma dagli Stati Uniti si parla di epurazione

foto calcio catania

La sconfitta contro il Teramo rimette sulla graticola il tecnico Raffaele ma anche la squadra

Redazione ITASportPress

"Il Catania di mister Peppe Raffaele annaspa e non si può più accettare il solito elenco di alibi in conferenza stampa. Il ripetere alla nausea la storia dei tanti infortunati e le promesse di riscatto ha stancato tutti. La squadra ha poca personalità in mezzo e manca la continuità. I numeri sono lo specchio delle difficoltà rossazzurre di questa stagione: 43 punti dopo 28 partite (45 sul campo). La giornata appena conclusa in Serie C deve fare suonare un campanello di allarme visto che il Catania si ritrova in piena bagarre per i playoff raggiunto al quinto posto da Juve Stabia e Foggia con il Teramo a -1 e il Palermo -4. Tutto da rifare per il Catania che fino a due settimane fa credeva di poter mettersi addirittura in scia di Bari e Avellino. 

 foto Calcio Catania

"QUESTIONE CENTRALE - Si è puntato l'indice sulla parte fisica e psicologica, ma la questione è centrale. C’è il campo, lì non basta l’auto-convincimento: servono corsa, muscoli, giocate. Servono giocatori sani e in forma. A centrocampo manca ancora un uomo d’ordine e Rosaia, Welbeck e Dall’Oglio non rendono e forse è anche un problema di qualità e anche di caratteristiche. I tre fanno fatica a ‘caricare’ e accompagnare l’arma letale Manuel Sarao che ha segnato 7 reti in campionato, ovvero quasi il 20% del totale delle marcature rossazzurre. Impossibile non parlare di Sarao dipendenza, che è inevitabile quando hai in squadra un giocatore come lui, abituato a catalizzare il gioco, soprattutto quello aereo, ma che diventa un grosso limite quando Manuel manca oppure per una volta si ferma. Di Piazza, Russotto, Golfo, Reginaldo, Manneh, Volpe, tutti insieme hanno fatto 8 gol. In generale Golfo, Kalifa e anche il centrocampista Dall’Oglio avrebbero bisogno di campo da correre, di spazi in cui scatenare velocità, dribbling e conduzione di palla. Difficile trovarlo contro squadre che aspettano chiuse dietro, ma accelerare la costruzione per andare verticali può aiutare. Costruzione che peraltro è un tasto molto dolente: la svolta deve arrivare dal centrocampo, dal ritmo, dalla fluidità di gioco. La “quadra” trovata con Welbeck-Rosaia-Dall’Oglio non è al momento replicabile ma tutti gli altri assetti hanno mostrato inceppamenti nella gestione del pallone e dei tempi. Forse è il momento di affidarsi a Maldonado.

 foto Calcio Catania

"RIVOLUZIONE AMERICANA -  Raffaele ha commesso tanti errori e da qualche parte è uscito fuori anche il nome del sostituto. Si è anche scritto che è arrivato al capolinea ma la società etnea che vive un momento non facile non può esonerarlo. Si è vero che qualche dirigente da ieri sera ha pensato di avviare il casting ma mancano le risorse finanziaria per una mossa che non sarebbe sbagliata anche se non si vocifera che ci sia clima pesante in spogliatoio. Semmai dagli Stati Uniti c’è chi ha messo al capolinea il tecnico Raffaele e qualche dirigente dell'area sportiva: è Joe Tacopina che appena avrà la gestione del club farà piazza pulita. Lo ha affermato a microfoni spenti alla nostra redazione il tycoon dopo aver assistito alla prova deludente della squadra rossazzurra contro il Teramo. L’avvocato italo americano ha confermato che il prossimo mese sarà nuovamente a Catania per la firma del closing qualora l’attuale proprietà del club di via Magenta riesca a rimodulare e abbassare i debiti con l’Agenzia dell’Entrate e il Comune di Mascalucia.