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Serie C

Catania, l’AIC anticipa la Covisoc e apre la crisi. Gli scenari

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Sui calciatori adesso non va gettata la croce addosso

Redazione ITASportPress

La crisi del Catania si è aperta ufficialmente dopo che i calciatori hanno messo in mora il club e l'AIC ha fatto esplodere il bubbone dovendo tutelare i propri iscritti.  L'Assocalciatori sulla vicenda ha anticipato la Covisoc perchè deve tutelare i calciatori senza stipendio visto che tra l'altro non si sa ancora quando percepiranno gli emolumenti di agosto e parte di luglio nonostante le promesse dei soci della SIGI. Le strade adesso sono tre: il Catania paga i calciatori subito (regolamento dice 20 giorni); il Catania non li paga e quindi saranno tutti liberi; i calciatori ritirano la messa in mora.

FALLIMENTO VOLONTARIO - Nel momento in cui non è intervenuta la Giustizia Sportiva (ancora nessuna notizia sull'inadempienza del 2 agosto relativa alle mensilità di Giugno), in cui la Federazione per il tramite del suo organo di vigilanza, la CoViSoc, non interviene su una situazione di palese insolvenza del Club, ci pensano i calciatori. L'Associazione dei Calciatori ancora una volta ha dimostrato di essere la vera componente di controllo e di equilibrio. I calciatori decidono individualmente ogni azione a tutela del proprio interesse, lo potevano fare già a fine agosto, accordo collettivo "alla mano", ma hanno deciso di attivare quanto previsto dall'art. 17 del loro contratto di lavoro solo dopo che il Club ha bucato la prima scadenza federale della stagione. L'unica squadra tra i professionisti ad averlo fatto segno di uno stato di crisi finanziaria ed economica evidente. Non lo dicono i giornali, non è scritto tra le pagine di Gossip, ma lo ha ammesso il suo maggiore azionista Gaetano Nicolosi in una recente intervista. Alle domande dirette, dei giornalisti, vi sono state risposte sincere sullo stato del club. Il Calcio Catania farà fatica ad iscriversi al prossimo campionato. Se dunque questo è il destino già scritto del Club, per la regolarità dei campionati, le istituzioni possono e devono intervenire. Gli strumenti ci sono, dal fallimento volontario alla messa in liquidazione. La Federazione può intervenire. Nel frattempo, però, un'istituzione credibile lo ha fatto, è stata l'AIC.

VITTIME E CARNEFICI - Nonostante le parole di mister Baldini in sala stampa dopo Virtus Francavilla-Catania ("i calciatori sono venuti a Catania per mettersi questa maglia addosso conoscendo bene le difficoltà del club. Nessuno pensa ai soldi e allo stipendio e non faremo nulla e si andrà avanti tranquillamente"), oggi il colpo di scena con il comunicato AIC. Il tecnico evidentemente è intervenuto su temi dove non aveva competenze e i calciatori hanno detto basta mettendo in mora il club forse mercoledì scorso, prima del match contro l'Avellino o forse qualche ora dopo, ma non certamente oggi. Ma i giocatori hanno difeso un loro diritto e non si può gettare la croce addosso. Devono essere pagati ogni due mesi e il Catania non è vittima dei calciatori ma viceversa. 

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