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Catania, l’ex Gaucci: “La mia sfida contro il Taranto. Toshack era il più bravo di tutti” E oggi il Catania…

In un'intervista a "La Sicilia", l'ex presidente del club rossazzurro ripercorre la sfida che valse, nel 2002, la promozione in B agli etnei.

Redazione ITASportPress

Iezzo, De Martis, Baronchelli, Zeoli, Fini, Bussi, Pane, Cordone, Bonomi, Baggio e Cicconi. Questa è la formazione del Catania che affrontò allo Iacovone il Taranto per l'ultima volta: era il 9 giugno 2002 e significò la promozione in Serie B. Alla guida tecnica della squadra c'era il tandem Ciccio Graziani-Maurizio Pellegrino mentre il presidente era Riccardo Gaucci.

In una lunga intervista a "La Sicilia", Gaucci ripercorre quel pomeriggio storico per la società e per i suoi tifosi: "Ribaltammo il pronostico in un campo in cui sull'erba avevano già stampato la lettera B. Eravamo blindati, protetti da una cinquantina di poliziotti, ma alla fine uscimmo indenni e la nostra squadra dopo 15 anni tornò nella serie cadetta. Era una partita che valeva la vita e la preparammo nei minimi dettagli con i due tecnici. Prima di entrare in campo dissi ai miei giocatori 'Facciamogli il c...così e anche loro gridarono la stessa cosa. Poi fu la partita più sofferta della mia vita giocata in condizioni eccezionali. Spesso rivedo le immagini di quel trionfo e provo le stesse sensazioni di allora. Nel caos le buscai anche dai tifosi".

Adesso Gaucci è proprietario del Floriana, squadra di Malta, ma segue sempre le partite dei rossazzurri: "Guardo le immagini salienti, vado su internet a scovare filmati. Oggi il Catania non lo vedo come squadra schiacciasassi, ma può sempre migliorare".

E alla fine svela un rimpianto: "Non dovevo permettere a mio padre Luciano di mandare via Toshack. Era il più bravo di tutti. Catania ha sempre avuto fior di tecnici: Mihajlovic, Reja, Zenga, Simeone, Montella. John era una persona rara".

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