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Serie C

Catania, Licenze Nazionali: per l’iscrizione ci sono le cifre

Catania, Licenze Nazionali: per l’iscrizione ci sono le cifre

Il principio di fondo è molto semplice per andare avanti con l'attività sportiva: la Sigi deve subito immettere liquidità

Redazione ITASportPress

La Federazione ha ufficializzato quali sono i parametri PA e i criteri finanziari per l’iscrizione al campionato 2021/22. Confermate le indiscrezioni di Itasportpress sul Catania visto che non cambia la questione: tutto dipende se la Sigi ha coperto le perdite al 30/6/2020 che erano di 8.169.524. Da rumors pare di no dunque senza aver ripianato le perdite il Catania non può sterilizzare quelle da Covid della stagione in corso (mancati incassi, sponsor etc). Questa è la norma che consente alle società di calcio di poter godere di agevolazioni, visto le perdite di bilancio causa Covid della stagione 20/21. La legge dunque consente di derogare questo ripianamento ma ripetiamo solo se si appianano le perdite vecchie. Il Catania avrebbe dovuto ripianare 8.169.524 entro il 31/12/2020. Per iscrivere la squadra al prossimo campionato serviranno, presumibilmente, circa 8 milioni. Somma da versare il 28 giugno 2021.

Questo il comunicato della Lega Pro: 

La Federazione ha rispettato i decreti legge relativamente al ripianamento delle perdite. Questo perché il decreto Liquidità ha stabilito che le società di calcio che hanno avuto perdite nel 2020 per via del Covid, possono ripianarle entro 5 anni. Questo vale sia nel mondo civilistico che in quello del calcio con l'aggravante per le società di dover pagare le tasse e i tesserati.

La Figc, tramite un comunicato ufficiale, ha reso noto il Manuale per le Licenze Nazionali per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, documento che riguarda da vicino il Catania visti gli oneri da rispettare nelle prossime settimane. Partiamo dalla fideiussione di 350 mila euro che dovrà essere presentata il 28 giugno, insieme ad essa, tra le altre cose, in quella data i club dovranno essere in regola rispetto a eventuali debiti il pagamento nei confronti della F.I.G.C., delle Leghe e di società affiliate alla F.I.G.C.; assolvere il pagamento degli emolumenti dovuti, fino alla mensilità di maggio 2021 compreso, ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati dalla competente Lega; assolvere il pagamento delle ritenute Irpef; il pagamento dei contributi del Fondo Fine Carriera; il pagamento dei tributi IRES, IRAP ed IVA, risultanti dalle dichiarazioni annuali riferite ai periodi di imposta terminati entro il 31 dicembre 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018.

Passiamo all‘Indicatore di Patrimonializzazione (PA). Esso dovrà essere depositato alla Co.Vi.So.C entro il 31 maggio. In caso di mancato rispetto dell’indicatore di Patrimonializzazione nella misura minima di 0,10 unità di Patrimonio per ogni unità di Attivo, la contestazione da parte della Co.Vi.So.C. verrà effettuata entro il 16 giugno 2021. L’inosservanza di questa data costituisce illecito disciplinare ed è sanzionata, su deferimento della Procura Federale, dagli organi della giustizia sportiva, per ciascun inadempimento, con la penalizzazione di un punto in classifica, da scontarsi nel campionato 2021/2022. L’integrazione potrà avvenire  entro il termine perentorio del 28 giugno 2021, ma la documentazione depositata successivamente al termine perentorio del 28 giugno 2021, così come gli adempimenti effettuati dopo detto termine perentorio, non saranno presi in considerazione né dalla Co.Vi.So.C., né dal Consiglio federale.

Insomma nessun cambiamento sostanziale per quanto riguarda l’indice di Patrimonializzazione con l’unità minima di 0,10 che è rimasta immutata rispetto allo scorso anno, ma rimane inevitabile la ricerca di fondi per poter portare a termine tutto l’iter nei tempi debiti.

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