Esclusiva

Catania, Lodi a ISP: “Dissi due volte no al Palermo. Pulvirenti merita seconda chance”

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L'ex centrocampista del Catania ha parlato ai microfoni di Itasportpress

Redazione ITASportPress

La redazione di ItaSportPress.it ha intervistato in esclusiva Francesco Lodi, ex calciatore del Catania, che ha parlato delle sue avventure rossazzurre.

A Catania hai vissuto anni indimenticabili: 206 presenze con 50 gol e 44 assist. Quella squadra che impauriva anche le big di Serie A oggi è finita nei dilettanti.

"Vicenda tristissima visto che è stato escluso un club con 75 anni di storia e un Catania che ha giocato fino a pochi anni fa in Serie A ed era temuto anche da Juve, Inter e Milan. Ho tanti ricordi indelebili che nessuno potrà mai cancellare durante le mie tre avventure in maglia rossazzurra. Ci tengo a sottolineare che ho detto no al Palermo in due circostanze per rispetto dei tifosi rossazzurri. La prima volta fu Iachini a chiamarmi visto che il club rosanero puntava alla A con Dybala ma dissi di no e poi ci fu una seconda richiesta qualche anno dopo dai dirigenti del Palermo e nuovamente la rifiutai".

Tre avventure a Catania dicevi. Qual è stata la più bella, al di là della categoria?

"La prima perchè arrivai da semi sconosciuto da Frosinone e poi l'anno con Montella in panchina. La ciliegina sulla torta però fu con Maran quando conquistammo il record di punti in Serie A. Mi auguro che questo record venga battuto presto dal Catania che nascerà, ma il ricordo di quella squadra imbattibile rimarrà in eterno nella storia dell'Elefante"

A Catania chi ti ha stupito di più?

"Simeone ha dimostrato di avere qualcosa più degli altri in panchina e si è visto a Madrid. Maran ha fatto bene, Montella è un grande e sta facendo bene in Turchia. Dispiace che l'Aeroplanino non alleni in Italia solo per la mancanza di risultati. Bisogna dare tempo ai giovani allenatori bravi e Montella sono certo che tornerà in Italia e vincerà qualcosa di importante".

Come vedresti una nuova proprietà del Catania sganciata dal territorio?

"Chi viene a Catania trova una tifoseria che vive di calcio. Chi compra il Catania acquista una Ferrari".

A Catania un presidente all’estero potrebbe essere meglio di uno siciliano?

"La storia dice che i patron catanesi hanno portato il Catania in Serie A, ma mi auguro che chi arrivi, siciliano o estero, abbia un progetto a lungo termine e vincente".

Ritieni che a Pulvirenti vada concessa un seconda chance ammesso che abbia voglia e risorse per rimettersi in gioco?

"Pulvirenti ha portato il Catania in A dove è rimasto per otto anni. Quando vincevamo era il primo a esultare. Io penso che lui viva male la situazione del Catania attuale. Io sarei favorevole al Pulvirenti-bis perchè so che ci tiene tanto al Catania. Si è fatto anche tatuare un elefante sul braccio per amore dei colori rossazzurri..."

Cosa significa l’interesse dei proprietari del City per un club come il Palermo e nessun investitore arabo per il Catania?

"E' incredibile che Catania non interessi agli sceicchi o ai vari fondi esteri. La città di Catania merita qualcosa di importante. Mi auguro che presto ricominci la risalita e che il Catania torni in A con una nuova proprietà".

Otto anni fa l’ultima partita del Catania in Serie A a Bologna. Che sensazioni hai provato al Dall’Ara?

"Brutti ricordi anche perchè la nostra vittoria non servì a nulla visto che i risultati che arrivarono dagli altri campi ci penalizzarono"

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