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Catania, mai più una resa del genere. E pesano quegli inspiegabili 5 giorni…

Foto Calcio Catania

Catania, mai più una resa del genere. E pesano quegli inspiegabili 5 giorni...

Redazione ITASportPress

Mai più una resa del genere. È scandito da queste parole il «day after» del Catania che segue lo scivolone di Monopoli. Mai più una resa del genere lo dicono i tifosi che si sono sentiti traditi dal tecnico, dai calciatori e soprattutto dalla proprietà. Mai più una resa del genere, non perché non si possa perdere a Monopoli, ma per il modo in cui la prima sconfitta stagionale è arrivata subito al debutto. Con un crollo totale e inspiegabile già dopo 15'. Un black out totale degli uomini di Baldini e anche del tecnico che è sembrato annebbiato somigliando a quello del playoff contro il Foggia al Massimino.

I 5 GIORNI DEL CATANIA - Si è parlato solo di una questione mentale. C’è, evidentemente, anche un problema fisico perchè la squadra ha finito troppo presto la benzina non riuscendo ad arrivare fino in fondo. E allora c'è da considerare certi errori perchè è inspiegabile che la società abbia concesso 5 giorni di riposo ai calciatori dopo la fine del ritiro. Nessun club professionistico ha dato un periodo così lungo in questa fase della stagione. I calciatori etnei sono andati in vacanza a pochi giorni dagli impegni ufficiali. Roba da matti. Si sussurra che non avendo in quella fase preso soldi, abbiano imposto alla dirigenza di staccare la spina per 5 giorni. Una forma di autogestione insomma.

A MONOPOLI DRITTI IN PRIGIONE SENZA PASSARE DAL VIA- I risultati negativi si cominciano a vedere in campo al di là degli assenti, giustificati o meno. Il Catania visto ieri sera è sembrata una squadra senza idee che troppo presto ha finito la benzina non riuscendo ad arrivare fino in fondo. Il calcio è uno sport di squadra con elementi individuali e non il contrario. Facendo un parallelismo cinematografico, è importante avere grandi interpreti ma è quanto mai decisiva una trama convincente e di alto livello. Diceva Bertolt Brecht, grande drammaturgo: «Senza un copione ci può essere solo improvvisazione e pressapochismo». Cioè: anche gli attori più affermati hanno bisogno dell’aiuto degli altri per esprimersi compiutamente. Il Catania visto a Monopoli non ha avuto un copione e neanche gli attori affermati. Una squadra senza stile e identità costruita male. Ma chi non ha soldi, ha idee e conoscenze. Questo Catania che qualche dirigente con i capelli bianchi dice che può tornare grande con i giovani è ancora troppo piccolo. 

LINEA VERDE SBIADITA - Contro un modesto Monopoli, a prescindere dalla qualità di qualche singolo, e ci riferiamo a Russotto, il comando del gioco è stato lasciato agli avversari. Catania con atteggiamento negativo che significa avvicinamento al futuro senza prospettive. Normale se si lascia il gioco agli altri si avrà un maggiore dispendio psicofisico e un pessimismo dilagante che inibisce l’emisfero destro preposto alla creatività. L’idea di un Catania giovane e talentuoso era l’obiettivo che la proprietà aveva indicato alla dirigenza: più che acquistare campioni affermati, non avendo le risorse economiche, meglio puntare su chi potrà diventarlo. Ma siamo sicuri che questi giovani sbarcati a Torre del Grifo siano talentuosi?

 Andrea Russotto Catania (screenshot Twitter)

 

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