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Catania, nota di Marco Biagianti dopo i fatti di ieri al Granillo

Il capitano rossazzurro racconta la propria disavventura.

Redazione ITASportPress

Come noto, al rientro negli spogliatoi del "Granillo" dopo la gara con la Reggina, il capitano del Catania, Marco Biagianti ha constatato con incredulità e denunciato prontamente il furto di un telefono, di un prezioso orologio e della fede nuziale. Grazie all'intervento dell'Autorità di Pubblica Sicurezza, la refurtiva è stata recuperata con l'eccezione, non trascurabile, della fede nuziale. "Ringrazio tutte le persone che si sono adoperate concretamente per assistermi – afferma il calciatore ai microfoni del sito ufficiale - e quelle che mi hanno mostrato solidarietà: compagni di squadra, dirigenti e collaboratori del Catania, i nostri straordinari tifosi che mi hanno inviato moltissimi messaggi e tutti gli sportivi contrariati dalla vicenda. Purtroppo, non è affatto vero che da parte mia ci sia “piena soddisfazione”. All'appello manca infatti un anello che per me è un importante simbolo di vita e, di conseguenza, dimenticare quanto accaduto sarà impossibile. Con un velo di amarezza, a prescindere dalle responsabilità che verranno appurate, trovo francamente incredibile che un atleta impegnato nello svolgimento di una gara professionistica sia costretto a fare i conti con simili sorprese. Uno spogliatoio non più inviolabile diviene un fattore di rischio, non soltanto per gli oggetti ma anche per le persone: è intollerabile". 

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