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Futuro rossazzurro

Catania, pensiero ai maltesi, al mercato e al 2 agosto

Getty Images

Il club etneo deve fare i conti con scadenze importanti

Redazione ITASportPress

Sarà ancora una sorta di B2 il Girone C di Serie C con l’arrivo di piazze blasonate come Taranto, Messina, Cosenza (che spera nel ripescaggio in B) e forse anche il Pescara. Un girone di ferro dove aumenta il livello tecnico-agonistico delle avversarie del Catania. Il Catanzaro e il Bari si sono rafforzate parecchio e puntano alla promozione diretta ma ci sarà da fare i conti con l'ambizioso Avellino.

MERCATO - Ci sono storie d’amore che fanno perdere la ragione, altre invece che – pur prendendo viscere e cuore – non fanno mancare di lucidità nell’analisi di sogni e bisogni. La Sigi sa che devono molto presto materializzarsi investimenti importanti per portare avanti il progetto dopo aver ottenuto la licenza per giocare nella stagione 2021/22. Non si può vivere di solo Baldini, tanto più che – toccato con mano quanto sia difficile procedere alle cessioni degli esuberi e ad abbassare il monte ingaggi – sul fronte degli acquisti si rischia un forte ritardo rispetto alle attese e alle altre avversarie. Ieri è arrivato il portiere Stancampiano ma serve ben altro per allestire una squadra dignitosa che possa quantomeno non fare brutta figura nei derby.

MALTESI E 2 AGOSTO - La nuova stagione sportiva è già cominciata e alle porte ci sono scadenze federali importanti. La Sigi entro il 2 agosto deve pagare circa 500 mila euro tra stipendi di giugno (i più pesanti visto che maturano anche i premi playoff) le rate Inps e Irpef. Inoltre con la partenza del ritiro a Torre del Grifo cresceranno anche le spese. Facile intuire che serve un finanziamento esterno entro pochi giorni anche perché la stagione 2021/22 è quella più pesante per il Catania. I maltesi, che sarebbero sempre quelli della Fahrenheit Trasporti, sono continuamente in contatto con i membri della Sigi ma per adesso non ci sono novità positive. Solo parole, parole, parole. Con 15 milioni il Catania ripartirebbe alla grande visto che si pagherebbero gli 8 milioni ai fornitori, le rate varie di Agenzia Entrate, Comuni e Credito Sportivo e circa 5/6 milioni per la stagione sportiva. Poi l’anno seguente sarebbe meno oneroso l'impegno economico e si dovrebbe tenere conto solo dei 6 milioni di costi di gestione.

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