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Focus tecnico

Catania, per l’allenatore ci siamo ma dovrà lavorare senza il 10

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Strategie tecniche per la futura stagione rossazzurra
Redazione ITASportPress

Questa settimana sicuramente sarà messa la parola fine al rincorrere di voci e ipotesi per il nuovo allenatore del Catania. La rosa si restringe e l’annuncio di chi guiderà i rossazzurri in Serie C si avvicina. L’arrivo a Catania del presidente Rosario Pelligra permetterà di scegliere il tecnico che risponde all’identikit tracciato da Vincenzo Grella e il ds Antonello Laneri. Luca Tabbiani e Ivan Javorcic attendono la telefonata dopo aver avuto già un primo colloquio con i dirigenti etnei. L’ex Fiorenzuola ha un leggero vantaggio ma c’è da aspettarsi anche la sorpresa. Nella lista di Grella infatti c’è anche un terzo allenatore già contattato e non è Fabio Caserta che comunque resta in corsa. Oggi ne sapremo molto di più. 

Una città in fermento Dopo la cavalcata che ha portato il Catania in Serie C a meno di un anno dal fallimento, ora la dirigenza rossazzurra programma il suo, di futuro. Laneri si sta occupando della costruzione della squadra della prossima stagione. Il Catania conoscerà i suoi nuovi rinforzi ufficialmente dopo il primo luglio. La filosofia sarà  “green”. L’obiettivo è mettere insieme una squadra capace di lottare per la promozione in B grazie a un mercato sostenibile: si eviteranno acquisti che comportano ingaggi faraonici. Poi si punterà sull’ormai consolidato mix tra esperti e giovani.


Il mercato Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra il nuovo allenatore, Grella e Laneri per pianificare futuro, acquisti e cessioni. Come anticipato ieri dalla nostra redazione, il portiere non sarà giovane ma arriverà un estremo difensore esperto e da Vicenza è rimbalzata una voce che vedrebbe lo svincolato Alessandro Confente di ritorno a Catania. Per quanto riguarda invece il reparto difensivo, molti saranno riconfermati. Per il centrocampo sicura la partenza di Lodi che i tecnici in orbita Catania hanno "verbalmente" escluso visto che predicano un calcio offensivo e propositivo fatto di tanto agonismo. Indispensabile sarà l’ingaggio di un attaccante d’area di rigore che faccia almeno 15 gol.

Fuori il 10 Dal punto di vista tattico i dirigenti del Catania hanno ammesso che non ci sarà un numero 10. Il calcio degli ultimi anni a Catania è stato costruito molto sul 4-3-3 che ha portato i trequartisti ai confini dei sistemi di gioco: o ali, o fuori. E la filosofia non cambierà anche la prossima stagione in C. Gli allenatori prescelti lo sanno già. Non ci dovranno essere trequartisti. E al diavolo se sono indispensabili per trovare spazio tra le linee contro strutture sempre più compatte: chi non ce l’ha rischia di avere vie d’accesso alla porta avversaria solo sugli esterni. La tattica ha ridato loro importanza. Nel campionato di terza serie sempre più numerose le squadre che adottano il 3-4-2-1. Un sistema di gioco che costruisce un quadrilatero in mezzo al campo, con due mediani e due giocatori più avanzati, magari capaci anche di scambiarsi le posizioni. Ma come detto il Catania 2023/24 farà a meno del numero 10. Laneri ha fatto sapere che non prenderà trequartisti anche perchè il Catania sarà costruito per essere dominante con il suo 4-3-3 che sposa Tabbiani. I centrocampisti dovranno così essere bravi a infilarsi tra le linee e gli esterni d’attacco potrebbero accentrarsi, dribblare e inventare. Laneri sceglierà calciatori che hanno corsa, ottime idee, pieni raffinati, senso del gol e dell’assist. Roba da 10 mascherato, insomma. 

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