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Futuro rossazzurro

Catania, piano Pelligra per il futuro. Nodo allenamenti e ritiro estivo

Catania, piano Pelligra per il futuro. Nodo allenamenti e ritiro estivo - immagine 1
L'imprenditore australiano ha già le idee chiare per il rilancio del Catania

Redazione ITASportPress

Ross Pelligra al rilancio di una storia. La nuova sfida che il Catania ha davanti – combinare sostenibilità e competitività – è difficilissima, ma la futura proprietà australiana sembra avere le spalle larghe e mira a organizzare il lavoro con un team di alto profilo, in modo da non ripetere gli errori del recente passato commessi dai precedenti dirigenti. Si tratta di ripartire da zero in ogni ambito: dal settore giovanile alla sede di allenamento. Ma le premesse sono buone visto che chi si occuperà di questo è già al lavoro.

Catania, piano Pelligra per il futuro. Nodo allenamenti e ritiro estivo- immagine 2

Allenamenti & ritiro estivo

A riguardo giungono segnali che il Catania non si allenerà a Torre del Grifo durante la stagione, almeno nella fase iniziale, per le problematiche che tutti conoscono spostandosi a Nesima, mentre i futuri dirigenti del Catania stanno cercando di individuare una sede per svolgere il ritiro estivo che sarà fatto in Sicilia, probabilmente a Zafferana Etnea o Nicolosi. Prima di scegliere la sede, l’entourage di Pelligra vuole visionare sul posto le condizioni dei campi ma soprattutto la disponibilità visto che queste sedi sono mete da anni di club di Serie C e D che svolgono i ritiri estivi sotto il vulcano. Si farà di tutto per partire presto ma bisogna considerare che il nuovo Palermo tre anni fa iniziò il ritiro il 12 agosto a Petralia Sottana. 

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Il piano 

Negli ultimi anni l’alchimia tra scrivania e campo è evaporata: risultati deludenti, tifosi rossazzurri scontenti e club etneo poi fallito visto che i soci della SIGI costretti a ricapitalizzare non l’hanno fatto. Pelligra ha scoperto l’entusiasmo di Catania, ma professa serenità. L’imprenditore australiano si è reso conto che c’è bisogno di mettere a punto dei piani e costruire in tempi brevi il management con lui al comando. Non sarà adottata una struttura “orizzontale” con tre macro-aree (sportiva, commerciale e servizi) dove di solito i responsabili, hanno sempre ampie deleghe e riferiscono direttamente al presidente, ma una governance più verticale, con l’arrivo di una figura forte (nuovo amministratore delegato) che faccia da raccordo e che contemperi le diverse esigenze del club rossazzurro. Le voci di Alessandro Zarbano s’inseriscono in questo solco. Il suo ruolo, sulla carta, sarebbe di chief of staff, a riporto dell’a.d. e la sua presenza servirebbe a mettere in rete i diversi settori della società etnea, contribuendo a creare quella sintonia strategica che negli ultimi tempi è mancata. Un manager trasversale, insomma, che faccia un lavoro anche di vigilanza e trasparenza. Pelligra vuole introdurre tra le figure apicali un manager fidato che conosca bene l’ambiente Catania, soprattutto in una fase di decollo come questa. 

Costi 

Pelligra sa bene che per raggiungere l’obiettivo sportivo della promozione in Serie C dovrà mettere sul piatto non meno di 4 milioni di euro, cifra che potrebbe anche lievitare. Ma il suo è un progetto a lungo termine che gli consente anche di lavorare sul lato ricavi. Pelligra potrà contare sullo sfruttamento pieno dello stadio Massimino ristrutturato che potrebbe regalargli, a regime, qualche milione e margini importanti. Poi c’è il fronte commerciale. L’obiettivo di Pelligra è incrementare ulteriormente le sponsorizzazioni e il marchandising, tutte strategie che verranno esposte nei prossimi giorni. Ma tutto, come sempre, passerà dal campo. Il Catania sa che è obbligato a vincere senza se e senza ma.