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Serie D

Catania, quel tabù da sfatare per non tornare indietro di 24 anni

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Il tema del giorno in casa rossazzurra

Redazione ITASportPress

Per un Catania che si avvia spedito verso il ritorno ufficiale e aritmetico in Serie C, in vista di queste prossime tre partite, due in casa e una in trasferta, c’è un dato molto importante da sottolineare. Si tratta di un aspetto interno al gioco messo in mostra dall'undici di mister Giovanni Ferraro, ovvero quello della coralità offensiva dei giocatori partiti sia da titolari che dalla panchina nel lungo spezzone fin qui disputato.

La girandola del gol - Analizzando infatti le partite giocate a cominciare dalla prima giornata, coincidente con la vittoria per 0-2 allo stadio Aldo Campo di Ragusa, in occasione della quale andarono a segno Lodi e Sarao, si è potuto notare come i calciatori del Catania che mancano all’appuntamento con il gol siano ben pochi. I 58 gol messi a segno sono ripartiti in questo modo: De Luca 8 gol, Jefferson e Sarao 7 gol, Palermo 6 gol, Andrea Russotto e Vitale 5 gol, Chiarella e Rapisarda 4 gol, Lodi e Rizzo 3 gol, Giovinco e Sarno 2 gol, Forchignone e Somma un gol.

Solo due - Come si può notare sia il centrocampo che l’attacco hanno dato il loro contributo ai risultati fin qui conseguiti dalla compagine rossazzurra. Tra i giocatori che hanno giocato di più non sono ancora andati a segno Lorenzini e Castellini, con quest’ultimo che in fase offensiva ha mostrato comunque una grande partecipazione. E non è da escludere che possa toccare da un momento all’altro anche a loro.

Doppia cifra - A questo punto c’è un altro dato da tenere in considerazione: quello relativo ai bomber che non sono stati capaci di raggiungere la doppia cifra  giocando con le squadre rossazzurre che hanno ottenuto la promozione a fine stagione. Guardando le formazioni del passato ne viene in mente una rimasta scolpita nella memoria dei tifosi rossazzurri. Si tratta di quella della stagione 1998/99, che conquistò la promozione dalla Serie C2 alla C1 e che non ebbe giocatori che andarono in doppia cifra, ma che comunque divertì molto i sostenitori e che ancora oggi viene ricordata. Questo dato verrà con ogni probabilità cancellato visto che i rossazzurri devono ancora disputare ben otto partite.

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