ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

Esclusiva

Catania, Russo Morosoli a ISP: “Previsto piano da 40 milioni. Sigi non limpida, volevo salvare la 11700”

Catania, Russo Morosoli a ISP: “Previsto piano da 40 milioni. Sigi non limpida, volevo salvare la 11700” - immagine 1

L'imprenditore catanese ha parlato ai microfoni di Itasportpress

Redazione ITASportPress

Il Calcio Catania è a un passo dal baratro dopo che all'asta fallimentare dello scorso 11 febbraio per il titolo sportivo non è stata presentata alcuna offerta. Futuro sempre più incerto per il blasonato club rossazzurro che rischia l'esclusione dal calcio professionistico. In tanti sperano adesso che gli imprenditori locali possano fare qualcosa per acquistare il club in extremis. Vicino a rilevare il sodalizio di via Magenta è stato a più riprese l''imprenditore catanese Francesco Russo Morosoli che ai microfoni di Itasportpress.it ha rivelato diverse cose importanti sulla vicenda Catania.

Catania, Russo Morosoli a ISP: “Previsto piano da 40 milioni. Sigi non limpida, volevo salvare la 11700”- immagine 2

Dott. Morosoli, il suo nome è circolato come possibile acquirente del Catania a più riprese. Intanto le chiediamo se è rimasto sorpreso dell’asta fallimentare andata deserta.

Abbastanza. Imprenditorialmente una squadra come il Catania a quel prezzo può risultare interessante. Sono sbigottito che nessuno si sia fatto avanti. Non è un bel segnale 

Lei quanto è stato vicino all’acquisto del club etneo?

Lo sono stato. In una prima fase non si è concretizzata quella che sarebbe stata la mia operazione preferita cioè il salvataggio della matricola 11700. Avevo un piano - assolutamente realizzabile - di abbattimento del monte debitorio che avrebbe preservato anche quella parte di storia del blasone a cui in tanti siamo legati. Sigi non ha palesato la giusta limpidezza e l’operazione è pertanto sfumata. Uno mio grosso cruccio. 

Aveva pensato di partecipare all’asta una volta volatilizzatasi la possibilità di cui sopra?

Le racconto una storia inedita.

Dica pure dott. Morosoli…

A metà gennaio ho incontrato una persona qualificatasi come emissario del gruppo lombardo interessato all’acquisto del Catania. Mi è stato riferito che lo stesso sodalizio di investitori era molto liquido ed avrebbe garantito risorse abbondanti per un rilancio in grande stile prefigurando un ritorno nella massima serie in un quadriennio. Si parlava di stanziare circa 40 milioni di euro. Poi...

Cosa è accaduto?

Mi è stato chiesto di entrare con una quota di minoranza - sino ad un massimo del 20%- per garantire la presenza di un imprenditore locale sul territorio con un ruolo importante.Tra le condizioni da noi poste c’era la presidenza della società e la gestione della comunicazione che avrebbe dovuto supportare la squadra sul piano mediatico: condizioni che sembravano essere gradite. Ho atteso semplicemente di conoscere gli investitori per il materiale nulla osta ai notai per la partecipazione al bando. Da quel momento in poi non ho avuto più alcun contatto, il tempo trascorreva, l’asta si avvicinava ma nessuno si è palesato. Salvo pochi giorni prima riferirmi che il gruppo in questione stava orientandosi su altri investimenti.

Ha ritenuto poco serio l’approccio?

Guardi io faccio l’imprenditore. Ho interessi nel settore turistico, ambisco a nuovi investimenti di una rilevanza non indifferente, promuovo il nostro territorio con passione e senza risparmiarmi. Amo ragionare praticamente. Il Catania, oltre al fatto che può rappresentare un business interessante, è la squadra della mia città, lo seguo con affetto ed avvertendo la responsabilità verso il territorio in cui opero non mi tirerei indietro. Chiedevo chiarezza però. E non l’ho ricevuta. 

Catania rischia di scomparire dal calcio. Gli imprenditori locali hanno/avete responsabilità?

L’ho letta nei suoi interventi sull’argomento. Lei prefigura e manifesta come il rilancio in grande stile del calcio cittadino possa passare solo da imprenditori non autoctoni. Ha ragione solo in parte. In città esistono realtà con le capacità per fare calcio e farlo bene.  Io ne conosco più d’una. Il mio gruppo non intende risparmiarsi e sarebbe potenzialmente disponibile ma desideriamo chiarezza nei progetti.

Domanda secca. Parteciperete ad un’eventuale nuova asta od alla trattativa diretta che il tribunale potrebbe predisporre?

Allo stato visto il recente defilarsi dei milanesi debbo avere il tempo di riorganizzarmi e di cercare eventualmente nuovi soci. Sono a disposizione per qualsiasi imprenditore che voglia bene alla nostra squadra ed intenda sposarne la causa.

 - Ha collaborato Luca Allegra

Catania, Russo Morosoli a ISP: “Previsto piano da 40 milioni. Sigi non limpida, volevo salvare la 11700”- immagine 3
tutte le notizie di