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Serie C

Catania, sconfitta annunciata contro il Foggia ma non ha perso solo la squadra

Foto Calcio Catania

L'analisi dopo l'uscita di scena dai playoff al primo turno

Redazione ITASportPress

La sconfitta di ieri pomeriggio contro il Foggia è stata brutta perché a un certo punto il Catania si è liquefatto. È successo sul 2-0 rossonero, nella ripresa. Un match brutto in cui anche l’arbitro non è uscito vincitore, tutt’altro, però non esiste che si alzi bandiera bianca per un torto arbitrale come qualcuno ha sottolineato nel post gara.

LA TRAPPOLA - La partita è stata subito elettrica, con il Catania all’attacco ma poi dopo 30’ tutto si è trasformato tipo ping-pong, con palla a viaggiare veloce da una parte all’altra. E il Foggia che sa come sfruttare le ripartenza ha segnato con Balde, abile a infilarsi nel corridoio vuoto creato da una uscita scoordinata della linea rossazzurra bruciando Martinez con un tiro potente. Il Catania ha sbandato e rischiato un paio di volte il 2-0, poi si è riorganizzato e si è installato nella metà campo del Foggia ad inizio della ripresa. Il pallone circolava bene e i centrocampisti creavano spazi, aprivano varchi. Mancava il tiro risolutore. Un pò di sfortuna e un grande Fumagalli hanno fermato il Catania in quel frangente con gli attaccanti che hanno fatto anche una serie di conclusioni senza nerbo. Un quarto d’ora di dominio rossazzurro, nessun frutto. Poi la beffa del gol di Curcio che ha imbroccato il contropiede in cui confidava mister Marchionni.

NERVOSISMO - Un Catania nervoso ha fatto evaporare il bel calcio, la bella presenza, le belle trame, la prevalenza dell’estetica sulla pratica ammirate in precedenza in campionato. Ieri dopo il gol di Maldonado, che sembrava aver dato il là al Catania, ecco che il Foggia ha rigoduto di un contropiede perfetto e Balde ha battuto ancora Martinez. Il Catania attaccava – anche se non aveva la convinzione della mezzora del primo tempo – e si esponeva alle micidiali ripartenze del Foggia. Francesco Baldini non è un cultore del possesso palla, il suo calcio è intessuto nella verticalità, si esalta negli spazi, nella profondità e sul gioco sulle corsie esterne. Ma ieri si è visto poco di tutto ciò.

 Foto calcio Catania

IL SOSPETTO - La squadra sotto la gestione Baldini ha avuto dalla sua la forza del gioco, sempre riconoscibile e funzionale, però tanti giocatori ieri sono sembrati non avere più la gamba ma soprattutto la testa. Il sospetto è legittimo: troppo nervosismo in campo che in parte era dovuto all’importanza del match messosi subito in salita. Ma non si può non pensare che la squadra non si sia intossicata sentendo tutte le chiacchiere extra campo che hanno preceduto la partita contro il Foggia. Comunicati, dichiarazioni di soci Sigi e azionisti di maggioranza in tutte le salse, proprio come facevano i  famosi 103 dirigenti di Moratti all'Inter più di 15 anni fa. Tutto questo parlare di extra campo ha sicuramente danneggiato la squadra e il mister che non ha potuto preparare bene la partita non riuscendo a far mantenere la giusta concentrazione ai suoi.

CHI LI HA VISTI? Di solito prima di partite importanti come quella di ieri, sono i dirigenti dell’area tecnica e sportiva a prendere parola e fare quadrato e alzare un muro, ma nessuno a Torre del Grifo ha parlato né prima né dopo la gara. Vincenzo Guerini non si sa dove sia e cosa abbia fatto nella settimana più importante della stagione, Maurizio Pellegrino idem. Così resta la convinzione che la sconfitta contro il Foggia sia maturata prima che l’arbitro desse il via alla contesa. Se la squadra ha fallito l'obiettivo playoff la responsabilità è della proprietà e in particolare dei due dirigenti dell'area sportiva e tecnica Guerini e Pellegrino anche per scelte discutibili di mercato. L'unica mossa giusta è stata quella del tecnico Baldini che Pellegrino si è attribuito in tv prima di essere smentito da Joe Tacopina e poi dallo stesso allenatore ai microfoni di Itasportpress. E non diciamo che il budget del Catania era basso perchè si fa un torto al Foggia che con un progetto low cost e senza risorse va avanti nei playoff.

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