ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

Mondo rossazzurro

Catania, sì al fuori tutti. Chi resta con Tabbiani per progetto B entro due anni

Catania, sì al fuori tutti. Chi resta con Tabbiani per progetto B entro due anni - immagine 1
Il Catania ripartirà dal giovane e bravo allenatore Tabbiani
Redazione ITASportPress

Rivoluzione è un concetto ricorrente nella storia recente del Catania. Se ne parla all’inizio di ogni estate, e in effetti ci sono stati parecchi cambiamenti nelle ultime stagioni, con via vai di dirigenti, giocatori e allenatori. Questa volta però la situazione appare ben diversa e la sensazione è che la trasformazione sarà molto più profonda, perché dettata dalla necessità di costruire una squadra nuova per il ritorno nel professionismo. La panchina sarà affidata a Luca Tabbiani un tecnico emergente abituato a lavorare con i giovani e a coniugare quindi esigenze di cassa con un gioco avvolgente. Via Ferraro dunque ma a Catania poi non è uno scandalo vincere e dirsi addio. E’ già successo anche in Serie A che l’allenatore abbia lasciato la squadra dopo aver centrato l’obiettivo. Una coincidenza? O forse il potere logora chi ce l’ha? 

Progetto biennale La società del presidente Pelligra ha dettato la linea: primo anno di C sarà di consolidamento senza investimenti troppo onerosi e l’annata seguente si punterà decisamente al salto di categoria. Per questo motivo il Catania vuole un tecnico giovane e con lui costruire un progetto biennale ambizioso ma non a lunga scadenza per il ritorno poi in Serie A. “Non dobbiamo essere una squadra forte ma un club forte” ha detto Grella un giovane dirigente ma dalle idee chiare. Questo non comporta un ridimensionamento al primo anno di C, ma un giusto piano per poi rilanciarsi alla grande nella stagione 2024/25 quella per la B. Se poi il tecnico Luca Tabbiani (annuncio ufficiale a metà mese) farà grandi cose al primo affondo, sarà tutto di guadagnato. Senza centro sportivo serviranno sacrifici per far quadrare il bilancio e rendere il prossimo mercato sostenibile. Pelligra e Grella hanno l’obiettivo di costruire una squadra in linea con le esigenze bilancistiche del club al primo anno di C. Poi cambierà tutto nella stagione successiva.


Filosofia Tabbiani Grella nelle recenti chiacchierate con i tecnici incontrati è stato fin troppo chiaro ed ha illustrato il progetto in maniera dettagliata. E’ stato spiegato che al primo anno non ci saranno investimenti folli. Si punterà tanto sui giovani già in organico più qualche over che rimarrà e probabilmente non più di cinque. Grella ha già detto che vuole un Catania bello a vedersi e anche produttivo, basato sull’aggressione alta degli avversari, sui recuperi palla immediati e sulle ripartenze fulminanti. E’ proprio la filosofia di Tabbiani il quale vorrà che il Catania aggredisca in alto e sottragga spazi e linee di passaggio agli avversari. Non è detto che ci possa riuscire sempre e sarà impossibile che possa farlo per 90 minuti, ma il suo Catania avrà l’istinto del lupo, morderà per non essere morso. Baricentro alto magari a 55 metri con l’atteggiamento aggressivo. Sarà un Catania di mediamente piccoli, esili, per spingere sull’acceleratore. Magari in qualche partita potrebbero soffrire in un calcio che tende verso la fisicità esasperata ma l’idea è creare un sistema di possesso e palleggio che sfugga al contrasto. Se i passaggi sono sempre in orizzontale, lenti, senza movimento, risultano inutili. Tabbiani ha sempre chiesto la partecipazione dei terzini-mediani e combinazioni rapide. La manovra e gli scambi servono per manipolare e spostare le difese avversarie per trovare il varco giusto. E sul lungo termine, chi ha più palla vince.

Gli esuberi Dicevamo che la squadra sarà ringiovanita. Servirà pazienza e un po' di tempo, perchè l’organico dovrà essere profondamente rivisto e probabilmente le operazioni di mercato si faranno anche a luglio e agosto. Tabbiani vuole due attaccanti esterni come ali, non necessariamente a piedi invertiti, che cerchino il fondo e il servizio a rimorchio per le mezzali. Dell’attuale Catania potrebbero trovare collocazione nel 4-3-3 di Tabbiani: Castellini, Lorenzini, Rapisarda e Palermo. Il lavoro più difficile del ds Laneri sarà quello di stracciare gli accordi sulla parola con i tanti giocatori  over artefici della promozione. Sarà compito del diesse provare a far capire a Lodi & C. che il progetto è cambiato

Catania