ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

Tra presente e futuro

Catania, slitta data criteri iscrizione, adesso Sigi ha una sola strada

Momento difficile per il club etneo che deve fare i conti con una situazione finanziaria complicata

Redazione ITASportPress

Il mondo del calcio italiano a causa dell’emergenza coronavirus è in ginocchio e con notevoli sforzi delle società si sta riuscendo a portare a termine i campionati in corso. Nel frattempo però i club stanno iniziando a preparare quella che sarà la prossima stagione e sono giorni caldissimi sul fronte iscrizione alla stagione 2021/22. In Serie A non ci sono club a rischio mentre in B qualche società è in difficoltà ma dovrebbe farcela a iscriversi. Ma tutti gli occhi sono puntati sulla Serie C, dove molti club potrebbero alzare bandiera bianca visto che introiti da botteghino e sponsor si sono azzerati e i costi sono lievitati a causa del coronavirus. In grande difficoltà il Catania.

POCO TEMPO PER AGIRE - La Sigi Spa non sta brillando per chiarezza e sicuramente sta sprecando forse troppe energie con la trattativa con Joe Tacopina dimenticando che mancano 45 giorni alla dead line. Sulla questione con l'avvocato newyorkese si può solo dire che a dicembre 2020 i soci Sigi affermarono che il Catania entro gennaio 2021 sarebbe stato ceduto a Joe Tacopina mediante un accordo transattivo con gli enti pubblici e con i fornitori, ma non è avvenuto nulla di tutto ciò e siamo a maggio. Ai tifosi non interessa di chi siano le responsabilità oggi ne tantomeno sapere chi ha ragione e quando si concluderà l'operazione dopo che era stato firmato un contratto preliminare lo scorso anno. Basta comunicati, dichiarazioni scioccanti di soci e chiacchiere da bar.

Adesso la Sigi deve dare delle risposte concrete assicurando di iscrivere la squadra.

Non va dimenticato che la società proprietaria del club etneo, ha dato ampie garanzie al Tribunale di Catania lo scorso mese di luglio assicurando la continuità aziendale. Conoscevano la situazione debitoria del club, gli impatti Covid e i 2 milioni che non avrebbero incassato da botteghino e sponsor. Oggi hanno l'obbligo morale di proseguire l’attività sportiva immettendo soldi freschi necessari per l’iscrizione al campionato.

SLITTA LA DECISIONE - Secondo quanto appreso da Itasportpress la Federazione a fine mese comunicherà quali saranno i parametri PA e i criteri finanziari per l’iscrizione al campionato2021/22 inizialmente calendarizzati per il 10 maggio. Questo perché il Consiglio Federale è slittato a fine mese per problematiche varie.

Per il Catania non cambia la questione visto che la Sigi deve immediatamente coprire le perdite per iscriversi. Secondo quanto appreso da Itasportpress.it, la Federazione ha intenzione di far rispettare i decreti legge relativamente al ripianamento delle perdite. Questo perché il decreto Liquidità ha stabilito che le società di calcio che hanno avuto perdite nel 2020 per via del Covid, possono ripianarle entro 5 anni. Questo vale sia nel mondo civilistico che in quello del calcio con l'aggravante per le società di dover pagare le tasse e i tesserati.

TANTI SOLDI - Ma il Catania non avendo ripianato le perdite di circa 8 milioni di euro (al 30/6/2020) non può sterilizzare quelle da Covid della stagione in corso (mancati incassi, sponsor etc). Questa è la norma che consente alle società di calcio di poter godere di agevolazioni, visto le perdite di bilancio causa Covid della stagione 20/21. La legge dunque consente di derogare questo ripianamento ma ripetiamo solo se si appianano le perdite vecchie. Il Catania avrebbe dovuto ripianare gli 8 milioni al 30 giugno 2020 entro il 31/12/2020. A queste perdite vanno a sommarsi quelli della stagione attuale che dovrebbero essere circa 5 milioni. Per iscriversi al campionato 21/22 dunque dovranno essere versati entro il 21 giugno circa 10 milioni alla Federazione.

LA VARIANTE - Il Catania ha una soluzione alternativa per potersi iscrivere al campionato nonostante le forti perdite. La Sigi dovrebbe rivalutare gli asset che ha in pancia ovvero il centro sportivo di Torre del Grifo e i calciatori di proprietà della rosa aumentando i ricavi. La legge, grazie ai decreti del governo Conte e poi quello di Draghi, lo consente, e a questo punto con una finanza creativa di fatto la Sigi potrebbe iscrivere la squadra al campionato ma attenzione, superato questo scoglio il giorno dopo il Catania si ritroverebbe con gli stessi problemi finanziari, anzi peggiorati, ma potrebbe proseguire l’attività sportiva e paradossalmente potrebbe anche giocare in Serie B se la squadra di mister Baldini dovesse vincere gli spareggi.

LIQUIDITA' - Il principio di fondo è molto semplice per andare avanti con l'attività sportiva: la Sigi deve subito immettere liquidità per coprire le perdite visto che purtroppo sono stati spesi dei soldi che non si avevano. Da non dimenticare che la Sigi deve pagare i fornitori che avevano sottoscritto il contratto di transazione chiudendo la controversia. Chi non è stato pagato nei termini stabiliti, visti i problemi di liquidità che hanno tutti in questo momento di emergenza sanitaria ed economica, non è da escludere che a breve faccia arrivare il decreto ingiuntivo a Torre del Grifo che peserebbe ancora di più come un macigno sul futuro del Calcio Catania.

tutte le notizie di