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Polemiche

Catania, società sparita ma sfogo di Baldini è fuori luogo. Intanto lunedì…

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Le parole di Baldini al termine della gara di Francavilla hanno scatenato reazioni controverse

Redazione ITASportPress

La deflagrazione nella sala stampa dello stadio di Francavilla Fontana è stata forte. Una bomba esplosa all’improvviso dopo un pareggio e una buona prestazione del Catania contro la Virtus. Francesco Baldini, tecnico della squadra rossazzurra, si è lasciato andare, mettendo da parte il tono sempre garbato, per attaccare la società e senza nominarlo un socio della Sigi protagonista in settimana per aver annunciato il suo disimpegno. 

SOCIETA’ INESISTENTE - Le dichiarazioni di Baldini hanno scatenato l’inevitabile trambusto a Catania e c’è chi lo applaude ma c’è anche chi critica il tecnico toscano per gli argomenti extra calcio trattati. In questi casi sbagliato tutti, dall’addetto stampa, ai responsabili dell’area sportiva per non aver impedito tali dichiarazioni a chi deve occuparsi di vicende di campo. Si vede che non c’è più una società di calcio a Catania e neppure una dirigenza. Di solito quando un allenatore sbrocca ed esprime un giudizio sulla propria società, che lo paga, potrebbe anche venire multato o persino esonerato. In ogni parola pronunciata da Baldini c’è l’esaltazione dei calciatori rossazzurri, del suo operato e di tutti i componenti dell’area sportiva che vanno avanti lo stesso in un momento di gravi difficoltà finanziarie del club. Toni forti del mister etneo come quelli usati da Cristiano Lucarelli due anni fa.

L’AFFONDO - Baldini evidentemente è nervoso come i suoi calciatori per le vicende societarie che si conoscevano da tempo. Le sue parole però mettono ancora più benzina in un ambiente infuocato e sicuramente avranno una cassa di risonanza forte in tutta Italia. L’accusa sibillina, diretta di sicuro al socio della Sigi Angelo Maugeri, non ci sta perchè l'allenatore non è tenuto a conoscere tutti i componenti della società, semmai può rivolgersi all’amministratore delegato del club etneo che è Nico Le Mura. Si può discutere sul fatto che Maugeri ha sbagliato i tempi e forse i modi, ma comunque ha versato dei soldi nelle casse della società, tanti o pochi poco conta adesso, ma il tecnico non ha il diritto di attaccarlo e non può contestare che non si sia mai presentato a lui.  

SOLO NICOLOSI - Il tecnico infine ha esaltato l’azionista di maggioranza Gaetano Nicolosi (“è l’unico che ci ha rassicurati. Società mantenga impegni”) chiedendo alla società di remare dalla stessa parte. Ma in quale direzione se in questo sodalizio è rimasto solo Nicolosi? Gli altri soci non hanno ricapitalizzato e sono usciti inviando una pec.  Ma Baldini per esprimersi così forse avrà avuto informazioni non corrette da Nicolosi che in pratica è rimasto solo lui. Se mette 3 milioni di euro la stagione sportiva continua per il Catania, diversamente sarà il collegio sindacale a portare i libri in Tribunale. 

STIPENDI - Intanto domani 18 ottobre ci sarà da pagare gli stipendi e Nicolosi deve tirare fuori una cifra importante. I tifosi attendono di sapere cosa succederà, come lo stesso Baldini, visto che senza il pagamento degli emolumenti ai calciatori, i punti di penalizzazione sarebbero da 2 a 4 più i due per lo stipendio di giugno. 

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