PERDERE NON E' UN DRAMMA SE...I rossazzurri sono saltati per aria contro Crotone e Foggia e hanno fatto un bagno di realtà. Non è detto, poi, che sia stato un male, pensano in tanti in Piazza Spedini: per centrare l’obiettivo in campionato di un Catania competitivo, sbandierato a ogni passo e considerato quasi “necessario”, serve che la squadra non perda mai l’umilità e non si mostri supponente. Sbattere il muso subito può, quindi, aiutare a destarsi. La partita di domenica contro la prima della classe sarà decisiva per misurare di che taglia sono gli etnei. Tabbiani ha preparato questa sfida ribadendo ai suoi ragazzi che sarebbe un delitto ricadere negli errori del passato. Una giornata storta è pure tollerabile in questo momento, ma non se aprisse il fianco a una serie negativa. Il Catania infatti verrebbe travolto dalle critiche e a rischiare sarebbe proprio il mister.
TESTA E CUORE Al terzo tentativo in trasferta, il tecnico rossazzurro è sicuro di fare risultato. Per riuscirci – ha ribadito Tabbiani in conferenza stampa – è necessario imparare a gestire meglio le partite e a dosare le energie. Da questo punto di vista, la gara con i campani è davvero una cartina di tornasole: una volta in vantaggio, si dovrà amministrare e senza subire ribaltoni. Oltre al fisico, però, ci sono la testa e il cuore da allenare ed è lì che si concentra il lavoro dell’allenatore: i rossazzurri devono capire che, pur essendo superiori a molti (compreso la capolista), le vittorie non arriveranno mai da sole. Oltre a pensare di essere più forti, bisogna dimostrarlo ad ampio raggio: che l’avversario si chiami Monopoli, Latina oppure Juve Stabia, non fa differenza.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Itasportpress per scoprire tutte le news di giornata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA