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Catania, trasferta da dimenticare. Lodi infortunato: “Ho paura sia grave”. Pullman dei tifosi preso a sassate

Davvero una brutta trasferta per il Catania e per i tifosi rossazzurri

Redazione ITASportPress

Non solo la sconfitta, cocente, contro la Casertana. Il Catania deve fare i conti anche con gli infortuni. Francesco Lodi, al termine della gara, ha una vistosa fasciatura al piede: "Vediamo, aspetto i controlli, spero non sia nulla di grave, ma ho paura di sì", riporta "La Sicilia". Anche Andrea Di Grazia non era al meglio, questo ha inciso nella sua prestazione molto opaca.

Momenti difficili anche per i tifosi etnei. Infatti, secondo quanto riporta il "Giornale di Sicilia", il veicolo su cui viaggiavano è stato colpito a sassate dai casertani che hanno danneggiato anche un'auto della Digos. Momenti di tensione sono seguiti alla sassaiola, quando gli ultrà hanno tentato di fare giustizia, ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine.

Ulteriori informazioni sono riportate da "Il Mattino". Ecco quanto scritto dal quotidiano campano sul proprio sito internet: secondo fonti della Questura, un gruppo di facinorosi, appostato nei pressi delle case popolari di Parco Falcone, approfittando dell’oscurità, ha iniziato un fitto lancio di pietre nei confronti dei siciliani. I tifosi del Catania, a quel punto, sono scesi dal pullman cercando il contatto con gli aggressori. Le forze dell’ordine, che scortavano i siciliani diretti alla Variante Anas per raggiungere il casello autostradale, sono intervenute con una carica di alleggerimento ed il lancio di due lacrimogeni. A quel punto tanto i catanesi quanto i casertani si sono dispersi. Danneggiato l’autobus che trasportava i siciliani e distrutto il lunotto posteriore di un’auto della Digos. Non risultano tifosi feriti né fermati anche se l’attività di indagine della polizia è già iniziata.

Non è la prima volta che a Caserta si verificano scontri tra tifosi locali ed i catanesi. Già due stagioni or sono, in occasione della gara d’andata, la polizia fu costretta ad intervenire per fermare un gruppo di siciliani che, giunti in città dopo l’inizio della gara, avevano dato vita ad una serie di disordini per la strada. In quell’occasione un agente della Digos fu costretto a sparare un colpo in aria per disperdere i facinorosi. L’anno scorso divieto fu di trasferta sia all’andata che al ritorno. Analogo provvedimento era previsto anche per la partita di ieri ma il Gos ha preferito soprassedere.

Davvero una brutta trasferta per i colori rossazzurri.

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