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Catania, verso l’ennesimo fallimento. Camplone rischia già ma la società ha le sue colpe

Il k.o. contro la Reggina preoccupa tutto l'ambiente rossazzurro che pensa ad una nuova stagione amara. Catania settimo con 12 punti

Redazione ITASportPress

"Il Catania dei 'nonni' è già in crisi di gioco e di risultati. Dev’essere terribile interrogarsi già alla settima giornata se licenziare un allenatore che non sembra il primo colpevole, ma che di responsabilità ne ha indiscutibilmente tante anche lui ed è ormai in discussione dopo la sconfitta esterna a Reggio Calabria. Camplone è sembrato trasfigurato nello sguardo nel post partita, come se un oceano in tempesta lo scuotesse da dentro: impossibile non provare umana empatia per lui, anche da parte del tifoso rossazzurro più infuriato per una situazione che si sapeva che sarebbe stata dura, ma non così dura.

"LICENZIARLO? - La domanda che oggi si pongono tutti i tifosi del Catania, e forse anche la società dopo questa terza sconfitta esterna, è: Camplone da tenere o da mandare via? Contro la Reggina a tratti sembrava un Catania che aveva fatto solo un allenamento insieme e non a lavoro da luglio. Al Granillo è stato toccato uno dei punti più bassi del Catania di questi anni (e ce ne sono stati anche di più bassi negli ultimi quattro in C). Sembra che Camplone non abbia dal punto di vista tattico la situazione in pugno. Sembra che la squadra non lo segua fino in fondo. Il Catania sembra un’accozzaglia di giocatori che insegue un’idea di gioco senza avere caratteristiche fondamentali e soprattutto caratteriali.

"SENZA IDEE - Questo Catania non ha più continuità: vince in casa più per i singoli (Lodi su tutti) e perde fuori senza mostrare una identità e anche un’anima. La squadra deve avere una compattezza e due fasi: una offensiva e una difensiva e i giocatori devono avere anche grinta, capacità di stare in campo, capacità di aiutarsi. Ma nel Catania non si vede niente. Camplone ha le sue idee e vuole andare avanti, ma pur se è una brava persona non sembra in questo momento essere al centro del progetto. Camplone è un uomo che sa di calcio con delle idee affascinanti, figlio del calcio offensivo di Galeone e pertanto non si discute tutto ciò, però il Camplone di Catania sembra in confusione e lontanissimo da trovare una soluzione tattica. Alla settima giornata di campionato dopo tutto un precampionato insieme, stare ancora qui a cercare di trovare un qualcosa che possa dare una parvenza di squadra che abbia un senso, sembra difficile. Si fa fatica a immaginare a un Catania che possa svoltare in fretta.

"RESPONSABILITA' - Camplone ha le responsabilità e anche tante perché è l’allenatore della squadra e perché non riesce a dare un senso alla squadra e trasmettere almeno fino ad oggi le caratteristiche che vanno al di là del gioco. Ma non dobbiamo dimenticarci che anche la società ha le sue colpe: un mercato insoddisfacente di giocatori sul viale del tramonto che sono stati accolti con benevolenza legati alla difficoltà economica del Catania di investire sul mercato. Ma elementi che non sono da Catania quindi la società non ha operato bene. Ci si aspetta che l’ad Pietro Lo Monaco dia un senso al suo ampio ruolo operativo sul piano tecnico che per il momento non ha dato frutti dal giorno del suo ritorno a Torre del Grifo.

"TIFOSI MERITANO DI PIU' - Se la dirigenza propenderà per l'allontanamento di Camplone chi potrebbe prendere il suo posto? In ogni caso al di là del sostituto, per il Catania sarebbe un tremendo fallimento societario di trovarsi alla settima giornata di campionato dovendo buttare nel cestino il progetto estivo. A vedere il Catania di oggi verrebbe da dire che sarebbe anche ora di farlo, ma vediamo se Camplone avrà ancora un po’ di tempo. Certo immaginare un Catania che cambia in pochi giorni rispetto a quello che si è visto a Potenza, Monopoli e Reggio Calabria appare un po’ difficile.

"Colpevole il tecnico, la squadra ma dunque anche la società visto che la qualità dei giocatori del Catania non è eccelsa a livello tecnico e caratteriale. Qualità media e siamo generosi nel definirla tale. Non si possono fare queste figure in Serie C. I tifosi meritano qualcosa di totalmente diverso rispetto alla pochezza che stiamo vedendo.

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