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Mondo rossazzurro

Catania, via dall’inferno: qui anche gli “aggrediti sono sospesi”

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Catania domenica ospite della vice capolista

Redazione ITASportPress

Con la tensione di una partita importante. Con l’obiettivo di complicare il presente e il futuro dei rivali. Con la pressione di giocare da favoriti. Il Catania domenica 19 febbraio sarà di scena allo stadio "G.R. Macrì" ospite della seconda in classifica del campionato di Serie D Girone I che a sorpresa non è il Lamezia Terme o la Vibonese ma il Locri distaccato al momento di 14 punti. Una vittoria chiuderà i giochi anche se in verità non si sono mai aperti visto lo strapotere della corazzata rossazzurra in Serie D capolista con 60 punti.

Il mister - Giovanni Ferraro ha il compito di alleggerire la testa dei suoi giocatori. E allo stesso tempo di evitare la tentazione - molto umana, molto comprensibile - di pensare di poter approfittare con semplicità di un Locri non sicuramente attrezzato come il Catania. Come fare? Chiedendo ai giocatori lo stesso atteggiamento e la stessa concentrazione messa in campo al Massimino. Il Catania infatti fuori casa ha lasciato alle avversarie qualche punto. A Locri non c’è un trofeo in palio e neanche l'aritmetica promozione. Ma, se possibile, c’è di più. C’è in ballo la storia, il blasone. E poi una vittoria sarebbe il modo migliore di avvicinarsi a grandi passi verso la Serie C. La Serie D è infatti un campionato dilettantistico in tutti i sensi, in campo e fuori dove va bene tutto anche se gli accrediti diventano "gli aggrediti" come riporta la pagina social del Locri. Va bene tutto insomma nella massima serie dilettantistica ma il Catania con la sua storia, con il suo blasone in Serie D non c'entra nulla e da questo inferno deve andare via subito. E questo concetto è ben chiaro a tutti.

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