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COSENZA-CATANIA, rossazzurro al top: Luca Liverani

Tra chi in campo contro il Cosenza annovera prove degne d'elogio, Luca Liverani, portiere del Catania tutto cuore e reattività.

Veronica Celi

Per subire appena un gol in quattro partite, serve blindare la porta negando varchi e possibilità agli avversari. Non sempre la difesa basta. E' a quel punto che subentrano le manoni dello stoico Luca Liverani. Anche contro il Cosenza tra i migliori in campo. Anche al 'San Vito' provvidenziale in una serie d'occasioni che altrimenti avrebbero condannato il Catania alla quarta sconfitta stagionale. Se invece si riapproda in terra siciliana con un punto funzionale alla risalita in classifica, i perché sono evidenti.

Il portiere ex Barletta non si fa mai trovare fuori posizione. Segue attentamente l'evolversi di qualsiasi azione, da quella offensiva alla fase di copertura. Sui tiri alti o dalla distanza, provati dai rossoblu al fine di scardinare e sorprendere la retroguardia etnea, interviene con disinvoltura, agguantando il pallone a mo' di calamita. Quello che succede solitamente anche sui tentativi ravvicinati. Nel primo tempo Vutov, a pochi centimetri dalla porta, si imbatte nell'estremo difensore rossazzurro che, col corpo, gli sbarra la strada, deviando in corner. Nella ripresa, altra occasione ghiotta per i calabresi. Dalla sinistra avanza Pinna. Ennesima prodezza firmata Liverani, che non si lascia spiazzare. Anzi, blocca la sfera, facendola passare sotto il suo corpo, e come un giocoliere esperto, si rialza pronto a innestare la ripartenza dei suoi. Può poco sul rigore trasformato dai padroni di casa, anche se, in futuro, non si escludono 'miracoli' in circostanze simili. I numeri, e le potenzialità, ci sono tutti. Sui lanci lunghi non è un portento. Si accontenta di servire i compagni sui piedi, senza fronzoli o indecisioni. Ma la spiccata reattività e la massima concentrazione sono sufficienti per far di lui uno dei leader del reparto arretrato.

Contro il Cosenza, all'andata, la sua prima esclusione. Al ritorno, invece, la conferma. In otto partite disputate, è stato battuto in sole quattro occasioni. Tre 0-0, quattro vittorie, di cui due fuoricasa: ruolino di marcia tipico del titolare che per undici giornate è rimasto a guardare, per poi tornare lo stesso, o meglio, più determinato, dell'inizio. Uomo meritevole di fiducia, abile trascinatore, non risparmia mai consigli, indicazioni, urla di incoraggiamento. Regista, sì, del settore difensivo, rappresenta la pedina da cui ripartire quando in mezzo alla tempesta o in piene acque tranquille.

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