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COSENZA, info e curiosità per i tifosi del Catania in trasferta

Come raggiungere Cosenza? Come trascorrere del tempo prima del fischio d'inizio? Notizie e indicazioni a disposizione del tifoso rossazzurro.

Veronica Celi

Altra gara, nuova trasferta. Dopo aver archiviato lo 0-0 casalingo contro il Monopoli, il Catania prepara la gara di Cosenza, in programma sabato 23 gennaio alle 20.30. Meta a portata di mano dei tifosi che, avendone le possibilità, intendono seguire la squadra del cuore anche lontano dal “Massimino”.

MEZZI DI TRASPORTO – Per i risparmiatori, consigliabile il bus. Appena 5 ore di viaggio, e costi che si aggirano sui 14/19 euro. Stessa durata del tragitto, qualora si optasse per il treno con fermata intermedia a Villa San Giovanni, prima di arrivare a destinazione. Possibile usufruire anche del notturno, e poi dell’autobus per raggiungere il capoluogo calabrese, nonostante la durata si allunghi. Per chi invece preferisce godersi il paesaggio dal finestrino di un’auto, i prezzi lievitano (47/70 euro), pur essendo l’alternativa più rapida (solo tre ore con partenza da Catania).

COSA VEDERE – Cosenza è un “museo all’aperto”. Il corso è costellato di opere d’arte che esaltano la bellezza della città. Il Mab – così si chiama il percorso artistico-culturale che si snoda per le vie del centro storico – comprende le creazioni di artisti di fama mondiale, come Modigliani, De Chirico, Dalì. Statue donate dal collezionista Carlo Bilotti, e visitabili gratuitamente. Risaltano all’occhio anche le raffinate architetture, le chiese, le piazze e le botteghe che conservano ancora le insegne tradizionali. I sostenitori rossazzurri che hanno l'intenzione di trascorrere del tempo in compagnia di familiari e amici, prima dell’inizio del match, non possono perdere l’opportunità di addentrarsi nelle stradine alla scoperta di sapori locali. Come il pane cosentino, la pasta e patate ara tijeddra (pietanza cotta a crudo con tutti gli ingredienti), le patate ‘mbacchiuse (appiccicate tra loro), e la tipica pizza condita con mozzarella, pomodoro, patate, salame stagionato e funghi porcini della Sila. Cosenza fa da scanario al duomo, patrimonio dell’UNESCO dal 2011. Santuario dedicato alla Vergine del Pilerio, è caratterizzato da un’imponente facciata adornata da un suggestivo rosone. Porta Santa per il giubileo del 2016, vanta una struttura maestosa, polo turistico per eccellenza. Sul colle Pancrazio, poi, il castello svevo, recentemente restaurato. Conta spazi dedicati a incontri, convegni, aperitivi. Dal terrazzo, si scorge un panorama mozzafiato. Per gli interessati, la struttura resta aperta tutti i giorni (tranne il lunedì), e i bambini fino ai 5 anni non pagano. A un quarto d’ora dal centro storico, lo stadio comunale San Vito, dedicato a Luigi Marulla, bandiera del club rossoblu, scomparso nel 2015. Il settore ospiti è parte integrante della Curva Nord, e comprende 1557 posti. Hotel e B&B a disposizione del tifoso etneo nel raggio di un chilometro.

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