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COSENZA, tattica e curiosità. Tutto sul prossimo avversario del Catania

Veronica Celi

Modulo, interpreti e armi segrete: conosciamo meglio il Cosenza di Roselli, che sabato alle 20.30 sfiderà il Catania.

Il Cosenza, fermo ai box a causa del rinvio del match contro il Martina Franca, attende sornione il Catania al "San Vito" sabato 23 alle ore 20.30. Rossoblu a quota 30 punti, a tre lunghezze dal Benevento e dai tanto agognati playoff. Il sogno promozione non è poi troppo lontano. Basterebbe raddrizzare un percorso alquanto altalenante, visto che nelle ultime 5 partite, i calabresi hanno racimolato una sconfitta, un pareggio, e tre vittorie, di cui due di fila. Insomma, la strada della continuità sembra essere quella intrapresa dagli uomini di Roselli, che però propongono costantemente pregi e difetti riscontrati a inizio stagione.

LUCI E OMBRE - Emblematico l'ultimo successo ai danni dell'Ischia: 1-2. Trionfo di misura, indicatore perfetto della scarsa produttività offensiva del Cosenza. Appena 14 i gol realizzati. Non mancano interpreti abili nel sfondare la rete. Piuttosto, si pecca d'imprecisione. Gli attaccanti sfoderano tentativi solitari che spesso non vanno a buon fine, o intervengono in ritardo su assist provenienti dalle fasce, perdendo l'attimo. Eppure il centrocampo supporta egregiamente la manovra del settore avanzato. Anima il gioco, sveltisce i passaggi, mette in atto inserimenti e scambi con lo scopo di servire i compagni e infrangere le retroguardie avversarie, soprattutto quelle più ostiche perché compatte, come la stessa difesa rossoblu, traforata in 10 occasioni. Si chiudono gli spazi, si mantengono le posizioni. Insomma, sfidanti pedinati con meticolosità, anche con salvataggi al limite, e minacce rimandate fin quando possibile.

TATTICA - Merito del quartetto composto da Blondett, Ciancio, Tedeschi (abile di testa sui calci piazzati) e Corsi, centrocampista adattato difensore, autore di scorribande veloci ad accendere la miccia del reparto avanzato. Solo un aspetto del classico 4-4-2 di Roselli, che si è comunque rivelato finora una macchina da guerra capace di bazzicare a testa alta i piani superiori del Girone C. A centrocampo riconfermati i titolari Criaco (a segno tre volte) e Arrigoni. Spazio anche per Fiordilino, enfant prodige cresciuto nelle giovanili del Palermo, e Statella, esterno destro, all'occorrenza sinistro, che da un anno abbaglia con accelerazioni provvidenziali sulla fascia. In attacco, al fianco di Arrighini, abile battitore di punizioni, probabile l'innesto di Vutov, che sfrutta l'ottima visione di gioco per concretizzare palle-gol deliziose. In panchina Raimondi, a corto di marcature, ma in generale poco fortunato sottoporta in carriera. Non è escluso il ritorno di La Mantia, che ha già recuperato dopo l'intervento di pulizia meniscale, e, facendo leva sull'indole da trascinatore, scalpita per un posto in avanti.

PROBABILE FORMAZIONE - Allenatore: Giorgio Roselli

COSENZA (4-4-2): Perina; Corsi, Blondett, Tedeschi, Ciancio; Criaco, Arrigoni, Fiordilino, Statella; Vutov, Arrighini.