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Futuro Luca Moro scritto oggi. Cosa percepiranno Padova e Catania

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L'attaccante del Catania continua a stupire e la sua ascesa sarà rapida

Redazione ITASportPress

Cinico, freddo, spietato e a tratti irresistibile, Luca Moro, da settembre uno degli attaccanti più forti in circolazione in Serie C. Il calciatore 20enne a Catania sta avendo un percorso di crescita pazzesco e fa gol con regolarità. Finora ha segnato 16 reti di cui 7 su rigore, ma se continua così potrà battere il record di Andrea Deflorio che con il Crotone in C1 nella stagione 1999/2000 ne realizzò 28 in 31 gare di campionato.

BLINDATO - Luca Moro era quasi un esubero del Padova che lo ha ceduto al Catania all’ultimo giorno di calciomercato dopo averlo fatto giocare quattro minuti in campionato nel match vinto in trasferta contro il Renate. Moro è entrato all’86’ sul punteggio di 3-0 per i biancorossi. Quattro minuti benedetti per il Catania. Il calciatore a gennaio non potrà indossare nessuna maglia visto che il regolamento vieta un terzo trasferimento nella stessa stagione. E pensare che il Padova oggi avrebbe di bisogno dei gol di Moro per andare in Serie B visto che non ha attaccanti così prolifici. 

CANTERA ROSSAZZURRA - Certo è inspiegabile che una società come il Catania, che ha un settore giovanile con una continuità sportiva da più di 10 anni, (a differenza del Padova fallito di recente che ha dovuto ricominciare daccapo con i giovani) non abbia trovato un Moro portiere, un Moro difensore un Moro centrocampista e un Moro attaccante finendo per valorizzare un ragazzo, arrivato in prestito secco da un club di terza serie. Proprio l’opposto di quello che ha fatto il Palermo con Lucca acquistato dal Torino che lo considerava un esubero. D’accordo che il Catania non aveva i mezzi per acquistare Moro, ma è possibile che il club etneo non ha giovani così bravi nella propria cantera? Va ricordato che fino a pochi mesi fa il responsabile del settore giovanile era proprio Maurizio Pellegrino, l'attuale direttore dell’area sportiva del Catania. 

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INESPERIENZA - Incredibile l'errore del dt del Catania Maurizio Pellegrino visto che quando Moro gli è stato proposto da Fabio Gatti, collaboratore del ds biancoscudato Sean Sogliano, non ha richiesto di inserire nel contratto un premio di valorizzazione, un diritto di riscatto o un premio minutaggio. Un danno patrimoniale per il club etneo e un errore imperdonabile per un dirigente che si è mosso a tentoni quando invece serviva una progettualità. Quando non ci sono soldi, l’unica alternativa è avere idee. Oggi al Catania le seconde mancano quanto e più dei primi. La mancata monetizzazione di Moro, è un vero disastro per le casse del Catania che da questa operazione avrebbe potuto anche ottenere svariati milioni di euro e salvare la società dal rischio di fallimento. Pellegrino avrebbe potuto anche rimediare all’errore iniziale contattando il Padova dopo il terzo gol di Luca Moro cercando di trovare una intesa per ottenere un indennizzo. Oggi è troppo tardi con un bottino di reti così alto.

LA MAGNESIA SAN PELLEGRINO - Gianni Di Marzio, ex allenatore del Catania che ben conosce l’ambiente calcistico di Padova, ha affermato a Itasportpress.it che Gatti ha invitato Pellegrino a prendersi Luca Moro che non trovava spazio nell’undici biancoscudato di mister Pavanel. Il Padova farà una bella plusvalenza di un paio di milioni di euro più avrà un indennizzo su futura vendita e al Catania, scherzandoci su, regalerà una scatola di Magnesia San Pellegrino, antiacido per eccellenza,  per far passare il bruciore di stomaco al direttore rossazzurro che sicuramente farà tesoro del suo grave sbaglio.

ANCHE GRECO - Le gestioni e le vecchie abitudini sono rimaste a Torre del Grifo. Il club è passato nelle mani di ds esperti di calcio applicati alla gestione dell’azienda: dovrebbe essere il contrario, manager laureati con esperienza nel calcio. Pellegrino ha poca esperienza e commette errori che gravano poi come un macigno sul bilancio (in rosso) del sodalizio etneo. Stesso discorso di Moro riguarda anche il 20enne Freddi Greco arrivato dal Pordenone in prestito secco. Valorizzato al Cibali per la felicità dei neroverdi. Tutte operazioni di Pellegrino fatte la scorsa estate e quella precedente che alla società etnea non hanno portato un solo euro (escluso Pecorino calciatore già in rosa da tempo). Rispettiamo l'uomo e sulle qualità morali nessun dubbio, ma non è possibile avallare il suo operato in questi due anni. Ha ottenuto la conferma della società etnea che è arrivata il primo giorno di luglio con un comunicato, ma quando si occupano ruoli così importanti di una società così blasonata e storica in piena crisi economica e si commettono grossolane ingenuità in sede di mercato, si dovrebbe poi fare il passo successivo. Ma come disse una volta Winston Churchill: «Ho dato le dimissioni, ma le ho rifiutate...». E si capisce bene che resti al suo posto visto che Pellegrino percepisce uno stipendio importante di 8.500 euro netti al mese. Nessun dirigente senza riuscire a portare risultati sportivi e arricchimento patrimoniale, può vantare in Serie C un contratto così importante e tra l'altro in tempi di crisi.

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MONZA -Sul futuro di Luca Moro, secondo quanto raccolto da Itasportpress oggi, non ci sono più dubbi. Andrà a giugno al Monza. Il club brianzolo ha messo da tempo gli occhi sul 20enne e lo ha visionato diverse volte in questo campionato. L’ad del Monza Adriano Galliani ha raggiunto l’intesa con il nuovo agente di Moro che è Beppe Riso, un procuratore che grazie all’ex dirigente del Milan ha iniziato questo percorso. Riso è stato per diverso tempo il braccio destro di Galliani. “Ero un cameriere ora realizzo i sogni miei e dei calciatori grazie a Galliani - ha rivelato alla Gazzetta dello Sport-.  Mi ha dato consigli di vita e calcistici, è un punto di riferimento costante. Appena posso cerco di incontrarlo perché con lui si cresce, è come andare all’Università, c’è sempre da imparare” ha ammesso Riso diventato un agente molto esperto e anche bravo. 

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