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Il Teramo comanda e vince a Catania: Raffaele ora è crisi nera

Deludente prova dei rossazzurri al Massimino contro un Teramo organizzato

Redazione ITASportPress

Seconda sconfitta casalinga per il Catania che dopo il derby contro il Palermo ha perso oggi la sfida della 28^ giornata con il Teramo. Un autogol di Confente nel primo tempo ha fatto felici gli ospiti che non vincevano da tempo mentre i padroni di casa si leccano le ferite. Per il Catania una Caporetto, la squadra di Raffaele viene sovrastata sotto ogni aspetto: fisico, tecnico, tattico. Squadra limitata come tasso di qualità con poche idee. E confuse. Ma c’è da correre in fretta ai ripari.  In 90' il Catania non riesce mai a organizzare una manovra decente e prova a ripartire sempre a sprazzi. Il Teramo ha presidiato i propri trenta metri, concedendo un solo tiro agli etnei.  Nella ripresa Raffaele prova a cambiare qualcosa ma regna la confusione: gli etnei non riescono mai a tirare verso la porta di Lewandowski. In compenso il Teramo è ripartito con efficacia vincendo per la prima volta al Cibali. Un risultato incredibile del Diavolo biancorosso nei suoi 108 anni di storia. Match deludente e Catania ancora bocciato. Per Raffaele è crisi nera. 

"PRIMO TEMPO - Il Catania di Raffaele ha cominciato con il 3-5-2 con Sales, Claiton e Giosa centrali. A centrocampo Albertini e Pinto quinti e Welbeck, Dall’Oglio e Rosaia in mezzo. In attacco le punte Di Piazza e Russotto. Il Teramo invece si è piazzato in campo con un 4-2-3-1. Catania che non ha impresso un ritmo elevato e il Teramo che non ha mai vinto al Cibali ha iniziato bene. Al 5’ Pinzauti ha impegnato Confente da ottima posizione. Al 15’ Costa Ferreira ha liberato al tiro Santoro provvidenziale la chiusura di Claiton. Al 28’ destro di Diakite, Confente ha deviato in angolo. Puntuale è arrivato un minuto dopo il vantaggio ospite. Conclusione di Vitturini che colpisce i due pali e poi la mano di Confente spinge inavvertitamente la sfera dentro la porta. Per il Catania è risultato difficile trovare gli attaccanti liberi visto la grande confusione in mezzo. Centrocampo sfilacciato con distanze enormi fra i reparti. Il Teramo ha meritato il vantaggio al termine della prima frazione di gioco mostrando più organizzazione di gioco. 

 Vitturini autore del tiro deviato da Confente in rete. (foto Teramo Calcio)

"RIPRESA - Nella ripresa subito in campo Reginaldo al posto di Rosaia. Passaggi sbagliati e fuori misura per gli etnei che hanno rischiato il raddoppio ospite al 50’ con la conclusione di Pinzauti. Otto minuti dopo la mossa di Raffaele che ha sostituito Albertini e Di Piazza con Calapai e Sarao. Il modulo è rimasto immutato. Maldonado anche in campo per dare più geometrie al deludente Catania. Raramente le due squadre hanno prodotto una manovra fluida ed è successo solo quando con uno o due tocchi la palla è filata via in verticale verso il compagno che aveva trovato lo spazio in cui infilarsi. Sarao vagava aspettando un cross che non è mai arrivato da Calapai o qualcuno che si è inserito a rimorchio. Il movimento senza palla c’è stato solo raramente e il Catania, che aveva più qualità in mezzo al campo, non ha saputo prendere in mano la gara anche per la giornata negativa di tutti i centrocampisti. Il Teramo , invece, ha trovato una quadratura soprattutto grazie alla solidità difensiva e una buona organizzazione difensiva.  Catania che nella ripresa ha mantenuto più il possesso palla ma in fase realizzativa poco o nulla. Mungo ha fallito il 2-0 da buonissima posizione a 6’ dalla fine poi più nulla. Il Teramo passa a Catania dopo un lungo momento complicato dove non vinceva da 5 partite e da molto tempo non portava a casa i tre punti in trasferta. Il Catania si arrende senza neanche lottare. 

TABELLINO

CATANIA (3-5-1-1): Confente; Giosa (75' Piccolo), Claiton, Sales; Albertini (58' Calapai), Dall’Oglio, Rosaia (46' Reginaldo), Welbeck (69' Maldonado), Pinto; Russotto; Di Piazza (58' Sarao). A disp.: Martinez, Tonucci, Zanchi, Izco, Manneh, Vrikkis. All. Raffaele.

TERAMO (4-2-3-1): Lewandowski; Vitturini, Diakitè, Piacentini, Tentardini; Santoro, Arrigoni; Ilari, Bombagi (86' Gerbi), Costa Ferreira; Pinzauti (75' Mungo). A disp.: D’Egidio, Bellucci, Trasciani, Di Francesco, Lombardi, Viero, Kyeremateng. All. Paci.

ARBITRO: Luciani di Roma 1 (Niedda-D'Elia).

MARCATORI: 29' aut. Confente

NOTE: Ammoniti: Vitturini, Mungo (T), Giosa, Welbeck (C)

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