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Lo Monaco a ISP: “Papu Gomez fu a un passo dall’Inter. Giampaolo lo svezzò ma con Gasp trascina la Dea”

Papu Gomez Catania (Getty Images)

Rivelazioni inedite da chi scoprì in Argentina il calciatore che sta facendo le fortune dell'Atalanta

Redazione ITASportPress

L'Atalanta di mister Gasperini è una fabbrica del gol e dopo averne fatti cinque al Milan, la squadra nerazzurra si è ripetuta con il Parma domenica scorsa. Come al solito a trascinare la Dea è stato Alejandro Gomez, soprannominato El Papu, ormai un leader in campo e fuori dell'undici bergamasco. L'argentino, che fu scoperto da Pietro Lo Monaco, attuale dirigente del Catania che lo portò alle pendici dell'Etna nel 2010 prelevandolo dal San Lorenzo, poteva andare all'Inter nel 2012. Lo Monaco ai microfoni di Itasportpress.it parla di quella operazione di mercato. "Avevo una trattativa abbastanza avanzata con un importante dirigente nerazzurro. Il club meneghino offriva per il cartellino di Gomez 8 milioni di euro. La mia valutazione era di 12 e l'Inter non volle alzare l'asticella e l'operazione dopo diversi incontri sfumò. Il Catania avrebbe fatto una bella plusvalenza e l'Inter si sarebbe assicurata un calciatore di grande talento. Poi io me ne andai dal Catania e chi arrivo' al mio posto spinse il calciatore all'estero addirittura in Ucraina al Metalist, una cessione inconcepibile per un calciatore di tale livello. L'argentino sarebbe stato un bel rinforzo per l'Inter di Stramaccioni, ma adesso fa le fortune dell'Atalanta. A Catania fece subito bene grazie ai consigli tattici di Marco Giampaolo che lo faceva giocare da esterno alto sia a destra che a sinistra. L'ex del Milan gli ha inculcato i concetti tattici giusti e Gomez lo seguiva molto in allenamento. Poi l'argentino ha avuto una esplosione importante con Montella per consacrarsi con Gasperini.

EPISODIO - "C'è un episodio che non ho mai svelato. Quando vidi per la prima volta in campo Gomez -sottolinea Lo Monaco a Itasportpress- faceva l'esterno d'attacco del San Lorenzo e nel primo tempo mi stregò con una giocata. Ricordo che fece un rientro rapido per recuperare palla quasi all'interno della sua area di rigore mostrando grande sacrificio e personalità visto che in una situazione di assoluta precarietà fu capace di dribblare l'avversario e far ripartire l'azione della sua squadra. Sono rimasto talmente impressionato che mi spostai nella ripresa nell'altro lato dello stadio per vederlo da vicino nella sua fascia di campo di competenza. A fine gara lo incontrai e gli dissi: "Forse sono un pazzo ma voglio portarti in Italia a Catania". Così andò e quella è stata una delle mie operazioni di mercato in Argentina più riuscite.

30% DEL CATANIA - "Gasperini ha trovato a Gomez una collocazione particolare portandolo all'interno del campo dove esprime tutto il suo talento -ammette Lo Monaco a Itasportpress-. Papu però ha fatto male a non andare in un club importante nel suo momento migliore. Oggi sta avendo una consacrazione importante e l'Atalanta dovrebbe ringraziare il mio Catania che ancora oggi vanta una percentuale effettiva sulla futura vendita di Alejandro Gomez pari al 30%. Io lo vedrei bene al Milan, alla Roma o alla Lazio, ma oggi visto l'espressione di gioco dell'Atalanta farebbe bene a restare a Bergamo. La Dea non è seconda a questi grandi club e Gasperini si sta dimostrando di primissimo livello. Faccio i complimenti al presidente Percassi perchè l'Atalanta è una società che ha pochi eguali in Serie A e in Italia. Gasperini volevo portarlo a Catania dopo aver visto il suo Crotone al Cibali. Eravamo in Serie B e in quella partita ci mise in grossissime difficoltà. Ha capacità di fare esprimere calcio serio e importante come pochi".

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