Retroscena

Marotta: “Ecco perchè Mastalli andò al Catania e non all’Avellino”

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Un retroscena di mercato raccontato da Marotta ad dell'Inter

Redazione ITASportPress

L'ad dell'Inter, Giuseppe Marotta si è raccontato a ‘DAZN’ e tra le tante dichiarazioni ha rivelato qual è stata la trattativa più difficile della sua lunga carriera di dirigente: “Devo tornare indietro di quarant’anni. Era il 1982 e avevo venticinque anni e stavo al Varese. Avevamo un giocatore molto forte che si chiamava Ennio Mastalli e lo vendetti in contemporanea a due società che erano di proprietà di personaggi difficili e carismatici come Sibilia e Massimino. Firmai due contratti con Avellino e Catania e mi trovai in difficoltà a gestire la cosa. Poi Sibilia, vedendo che aveva a anche fare con un ragazzo, mi perdonò e il giocatore andò al Catania”. Una operazione fortunata per il club rossazzurro visto che Mastalli fu uno dei protagonisti assoluti della promozione in Serie A di Gianni Di Marzio che culminò con gli spareggi di Roma contro Cremonese e Como. In tre anni in maglia rossazzurra Mastalli collezionò 84 presenze realizzando 12 gol.

ZAMPARINI - Marotta ha svelato quale è stato il presidente più competente dal punto di vista calcistico con il quale ha lavorato. “Sicuramente Zamparini. Lui entrava molto nelle vicende calcistiche. Quando arrivai alla Sampdoria nel 2001, lui stava rivelando il Genoa e questo per noi voleva dire avere una grande concorrenza e che uno dei tre posti per andare in Serie A poteva già essere occupato da lui. Lo incentivai quindi a scegliere il Palermo”.

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