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Montella, l’Aeroplanino dopo Catania è scomparso dai radar

Montella Catania (Getty Images)

Il Catania di Montella un vero spettacolo poi...

Redazione ITASportPress

Non parla più nessuno di Vincenzo Montella. L’Aeroplanino dopo aver ceduto alle lusinghe di Daniele Pradè ds della Fiorentina e sciolto con un anno di anticipo il rapporto con il Catania, è in caduta libera. Aveva salvato i rossazzurri che sotto la sua gestione arrivarono undicesimi e con il record di punti della società (48) poi ritoccato l’anno dopo da Rolando Maran.

SBARCO DA BRIVIDI - Con Montella in panchina, il Catania profumava d’Europa e il gruppo rossazzurro venne chiamato il Piccolo Barcellona. Ma molti all’epoca si interrogavano se una provinciale potesse irrompere nelle competizioni internazionali dominio incontrastato dei top club italiani. Ma Montella arrivato l’estate del 2011 spiccò presto il volo alle pendici dell'Etna anche se la prima volta non fu convincente. Anzi rischiò di essere mandato subito a casa come sottolinea l’ex presidente del Catania Nino Pulvirenti. “Montella si presentò a Taormina nell’albergo Atlantis Bay in bermuda e t-shirt e con un cappellino di paglia in testa. Non fu certamente un buon impatto con noi. Addirittura l’ex ad. Pietro Lo Monaco si era innervosito e mi disse di mandarlo via, ma poi prevalse il buonsenso e iniziammo la trattativa. Montella mi colpì quando disse in sala stampa che avrebbe lui scelto il Catania se non fosse arrivata la nostra proposta”.

MODELLO - In effetti in quegli anni il Catania era una società ben organizzata e l’esordiente Montella sapeva che per decollare non poteva trovare di meglio. Il Catania non aveva mai conosciuto, nella sua storia, un record di tanti anni consecutivi in Serie A. Il calcio italiano tutto era sorpreso per un tempo così lungo nel massimo campionato di quella squadra del profondo sud così organizzata. Doveva finire, è finita. Era quasi impossibile pensare che l’eccezione fosse la regola. Il popolo rossazzurro mostrò la sua profonda gratitudine a chi, in campo e in società, consentì che fosse scritta una pagina di storia del calcio italiano. Detto questo, è chiaro che il modo in cui si ruppe il giocattolo fu sorprendente e il botto fragoroso. La rovinosa caduta in Serie B e poi in C, richiedono una riflessione senza alibi e facili giustificazioni. Purtroppo a distanza di anni non è arrivata la consapevolezza di girare pagina, senza aspettare, senza mezze misure.

COOPERATIVA DEL GOL - Con Montella in panchina erano in tanti i calciatori rossazzurri a fare centro. Era una squadra che andava in gol come una vera cooperativa. Montella esaltò come nessuno prima il Papu Gomez. Il Catania interpretava bene le due fasi di gioco. I rossazzurri sfruttavano alla perfezione i varchi lasciato scoperti dalle punte concretizzando gli inserimenti dei centrocampisti. Inoltre il Catania faceva leva sui calci da fermo e sulla proiezione in area dei difensori. Ecco perché Vincenzo era riuscito a far segnare tutti.

ALI PER NON VOLARE - Purtroppo per lui l’aver lasciato il Catania dopo un anno non si rivelò una scelta azzeccata. Il declino iniziò l’8 giugno del 2015. Si volle liberare della Fiorentina con anticipo così come face a Catania lasciando un ottimo ricordo. Portò la Viola al quarto posto per tre stagioni consecutive, con tre qualificazioni all’Europa League che oggi sarebbe la Champions League. La Fiorentina si impuntò e prima che Montella comunicasse l’addio, lo esonerò per “motivi comportamentali”. L’Aeroplanino poi andò alla Sampdoria al posto di Zenga ma il percorso per la salvezza fu molto travagliato. Poi andò al Milan di Yonghong Li con un sesto posto in campionato; rimase ancora ma fu esonerato dopo un inizio complicato con 6 vittorie, 6 sconfitte e 2 pareggi. In Italia non c’era più spazio per lui e si spostò in Spagna al Siviglia ma l’avventura durò 4 mesi. Inevitabile l’esonero giunto dopo 9 partite senza vittorie e 5 sconfitte che fecero precipitare la squadra andalusa in una zona anonima della Liga. Nell’aprile del 2019 gli fu offerta la panchina della Fiorentina e fu un ritorno con scintille. Eliminazione dalla Coppia Italia e 5 sconfitte consecutive. L’anno seguente fu confermato da Rocco Commisso ma neanche con l’americano arrivarono risultati convincenti. Dopo il Catania Montella ha incassato 4 esoneri e il suo aeroplanino è scomparso dai radar.

 (Getty Images)
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