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Serie C, ripresa è possibile. Gravina apre strada per tornare a giocare

Serie C pallone (Getty Images)

Sembra ancora aperta la partita e a dire l'ultima parola forse non sarà il Consiglio federale

Redazione ITASportPress

Non è ancora certo che la Serie C possa andare in vacanza in anticipo a causa dell'emergenza Covid-19. Pare infatti, secondo quanto riporta oggi la Gazzetta dello Sport, che ci sono spiragli per tornare a giocare e concludere la stagione con la disputa di playoff e playout.  Molto probabilmente non sarà il prossimo Consiglio Federale a prendere una posizione definitiva in merito alla decisione sollecitata dalla Lega Pro nell’assemblea di giovedì scorso di chiudere in anticipo il campionato.

GRAVINA NON STACCA LA SPINA - A credere nella ripartenza delle 60 squadre di terza serie è il presidente della Figc Gabriele Gravina "che ha scelto una linea che riguarda tutti i campionati professionistici: accertare l’esistenza della possibilità di andare in avanti, non staccare la spina, andare fino in fondo" sostiene la Rosea. È probabile dunque che martedì (o mercoledì) prossimo si intervenga solo su tutti i campionati dilettantistici, che si faranno fermati definitivamente. Per il resto, la Figc non aderirà almeno per il momento alla richiesta della Lega Pro. Le posizioni sono distanti.

 Gravina presidente Figc Getty Images

GHIRELLI - Anche ieri, Francesco Ghirelli ha inviato ad Adriano Galliani, che con il Monza è una delle squadre che salirebbe in serie B secondo la decisione dell’assemblea dei club, un messaggio per esprimere la massima condivisione: «La ripartenza del calcio non mi sembra un tema così urgente». Ghirelli precisa che il suo discorso riguarda la C visto che Berlusconi è il presidente del Monza: «Io sono perché la A riparta, ripartendo ci può dare una mano. Quanto a noi, non dimentichiamo il pronunciamento dei 60 medici sociali che hanno giudicato non applicabile il protocollo».

Ghirelli aveva detto no alla ripresa

 Ghirelli (Getty Images)

Il numero uno della Serie C ha dichiarato: “Detto che starà al Consiglio Federale prendere la decisione finale abbiamo optato per la sospensione del campionato, dando priorità alla salute di tutti così come abbiamo fatto dallo scorso 21 febbraio quando decidemmo di rinviare Piacenza-Sambenedettese, e con la conseguente promozione in Serie B delle tre società prime nei rispettivi gironi, ovvero Monza, Vincenza e Reggina, il blocco alla retrocessioni in Serie D e ai ripescaggi dalla medesima categoria”.

Intanto il Bari insorge

Dirigenti e calciatori del Bari insorgono contro l’ipotesi emersa nell’assemblea della Lega Pro, di sancire la quarta promozione in Serie B con il contestato criterio dei “meriti sportivi” che favorirebbe il Carpi. Tanti calciatori (da Antenucci a Frattali) hanno postato su Instagram la parola “Rispetto”, con il sottotitolo “Sentimento che ci induce a riconoscere i diritti, la dignità di qualcuno o qualcosa”, al fine di reclamare che l’esito della stagione sia sancito dal campo con un turno finale di play off. Anche i tifosi baresi, sulla pagine ufficiale del club su Fb, sono molto contrariati dall’ipotesi che la formula dei “meriti sportivi” avvantaggi il Carpi (giunto terzo nel suo girone) rispetto al Bari, che ha conquistato il secondo posto nel girone C. La vicenda potrebbe anche sfociare nelle aule dei tribunali visto che il Bari ha speso tanti soldi per conquistare il campionato di Serie C dove prima dello stop occupava la seconda piazza. Il presidente De Laurentiis ieri ha detto: “Sono sicuro che il Consiglio Federale, unico organo deputato ad esprimersi in merito, non potrà prendere in considerazione la proposta maturata, si guardi bene, al termine di un acceso dibattito e con un considerevole numero di astenuti”.

 tifosi Bari (Getty Images)
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