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Serie C, tutti i 28 club in campo per i playoff. Catania presente con sostegno Finaria

Serie C pallone (Getty Images)

La scelta della Federcalcio e i fondi erogati alle società dà respiro a tutti i club

Redazione ITASportPress

Ossigeno puro per i club di Lega Pro in arrivo dalla Figc che distribuirà 21 milioni e 700mila euro. Ai club di C una torta da distribuire di 5 milioni. Questo aspetto darà tempo alle società di riorganizzarsi e anche alle squadre di prepararsi ai playoff come vuole la Figc. Decisione definitiva comunque sarà presa lunedì. C'è ancora da stabilire le varie graduatorie, va studiato il calcolo dei punteggi tra le squadre con una partita in meno: si va verso la classica media punti, calcolata però tra gare in casa e fuori, per dare un valore diverso al tipo di gara mancante. Riguardo i playoff una ventina di club sono già al lavoro per partecipare, e non è escluso che ce la facciano tutti e 28, ma comunque si lavora a una formula slim, evitando qualche doppio turno che prevede andata e ritorno (la finale per esempio). Infine i playout, che pure avranno la formula classica, anche se sono state valutate soluzioni alternative (ad esempio con le ultime 4 in campo per 3 retrocessioni) che sono però di difficile attuazione. Anche il Catania che in questo momento vive una fase assai complicata preparerà i playoff. Finaria infatti sembra aver stabilito di pagare le spettanze di gennaio e febbraio a tutti i calciatori che hanno già messo in mora il club ma non chiesto lo svincolo. Naturalmente resta da capire quale sarà l'approccio psicologico della squadra di Lucarelli. E l'ex attaccante Cristiano Lucarelli, oggi allenatore del Catania, si è collegato in diretta a TMW Radio ieri, commentando così l'imminente ripresa della Serie A, che a suo dire concluderà la stagione: "Faccio una premessa: non so se sia giusto sospendere o meno i campionati, ma so che c'è tanta gente che si è presa rischi ben più grossi in questo periodo, e penso a chi sta al pubblico e lì c'è rimasto anche nel lockdown totale. In confronto a loro, i rischi del calcio sono minimi e considerando l'enorme valenza sociale e la componente di svago, bisogna provare a prendersi questo rischio. Il rischio zero non può esserci, non si sa ancora abbastanza del virus. Ma pensiamo ai lavoratori che sono sempre stati sul pezzo... Non vedo perché il calcio non dovrebbe provarci".

 Tifosi Catania (Getty Images)
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