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Graziani attacca Schick: “La Roma ha giocato in 10”

L'ex attaccante giallorosso: "Deve rivedersi le partite e capire che per diventare grandi bisogna fare tanti sacrifici e dare qualcosa in più"

Redazione ITASportPress

Il 4-2 finale dell'Olimpico, alla luce del 5-2 della gara di andata ad Anfield Road, premia il Liverpool, che raggiunge il Real Madrid a Kiev per la finale di Champions League, ma resta la prestazione di spessore della Roma che è arrivata ad un passo dal concretizzare un grande sogno.

1984 - A distanza di 34 anni i giallorossi hanno sfiorato la "vendetta" con i Reds, che nel lontano 1984 diventarono campioni d'Europa proprio nella capitale dopo aver battuto i padroni di casa ai calci di rigore: determinante anche l'errore dal dischetto di Francesco Graziani.

L'ATTACCO - Proprio l'ex centravanti della Magica, che nel 1982 si è laureato campione del mondo in Spagna con la Nazionale italiana, ha voluto dire la sua in merito alla semifinale di ritorno di ieri sera, attaccando ai microfoni di Radio Sportiva l'attaccante ceco Patrik Schick:

"Ieri la Roma con Schick in campo ha giocato in 10, il secondo attaccante non c'era mai, ha fatto tutto Dzeko. Fermo restando che la Roma deve continuare a credere nelle qualità di questo ragazzo, lui deve rivedersi le partite e capire che per diventare grandi bisogna fare tanti sacrifici e dare qualcosa in più di quanto sta dando. Se ci fosse stato un altro attaccante, la Roma non avrebbe vinto, ma stravinto considerando tutti i palloni transitati in area di rigore".

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