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L'opinione

Inter, Cauet: “Onana è stato decisivo, ed ha salvato squadra dai supplementari”

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Le parole dell'ex calciatore nerazzurro

Redazione ITASportPress

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Benoit Cauet, ex calciatore, tra le altre, di Inter e Torino.

Come viene percepito il calcio italiano all’estero?

“Credo sia un calcio in ripresa. Le società stanno facendo meglio negli ultimi anni. Inter e Milan dimostrano quanto detto. Il Napoli, soprattutto, sta facendo vedere tante cose belle all’estero, contribuendo ad una nuova crescita delle quote del campionato nostrano”

Crede in un nuovo filone in stile ‘Calciopoli’ per la Juventus?

“Bisognerebbe conoscere perfettamente dinamiche e dossier. La Juventus è stata messa sul banco, subendo la penalizzazione. Tuttavia, commentare quanto successo esigerebbe una conoscenza approfondita della vicenda”

L’Inter ha meritato il passaggio del turno?

“Nell’andata i nerazzurri hanno fatto meglio dei portoghesi, nonostante essi fossero una squadra difficile e ben allenata sotto il punto di vista tattico. Nel ritorno l’Inter ha avuto meno occasioni, impegnandosi in una gara di sofferenza. Il portiere è stato decisivo, ed ha salvato la squadra dai supplementari. La compattezza, dunque, ha fatto la differenza in una partita contro un Porto ostico ed in uno stadio caldissimo”

I quarti delle milanesi dimostrano che il calcio italiano non è, forse, così inferiore?

“Il Tottenham è una squadra superiore, in un campionato stratosferico come la Premier. Ciononostante, non parliamo di una squadra ai livelli del City di Guardiola. Va sottolineato anche il successo dei nerazzurri contro una squadra che vanta armi validissime. Oltre a ciò, bisognerebbe considerare anche la tendenza degli italiani a mettere sempre ‘le mani avanti’”

Mourinho ancorato ad un calcio anacronistico?

“Il gioco del portoghese è rimasto lo stesso che gli ha garantito tanti trofei in passato. Non è un allenatore che cambierà i suoi principi e la sua visione del calcio. Parliamo comunque di un tecnico che ha permesso alla Roma di vincere un trofeo internazionale”

Che partita si aspetta contro l’Eintracht?

“All’andata gli azzurri hanno giocato una partita bellissima. I partenopei sono riusciti ad eludere la pressione sul proprio play, dimostrando la capacità di poter far gol con ogni calciatore. Ogni componente della squadra riesce a fare la differenza. Il ritorno, tuttavia, sarà diverso. I tedeschi saranno preparati per il sistema azzurro, anche se non è da escludere una gara con tanti gol da parte dei campani”

Chi è più determinante tra Lobotka, Osimhen e Kvaratskhelia?

“E’ una domanda difficile a cui rispondere. Sono preferenze personali. Parliamo di giocatori straordinari, e determinanti allo stesso modo. I tre giocatori citati hanno affrontato difficoltà differenti, soprattutto Lobotka ed Osimhen nei loro inizi a Napoli. Preferisco Osimhen, tuttavia, in virtù del mio gradimento per quei calciatori che hanno sempre fame. Il nigeriano, infatti, è sempre motivato e riesce a fare la differenza per la sua squadra”

Psg che dimostra, invece, poca fame agonistica?

“Il Psg è una squadra in difficoltà. Non c’è stato uno sviluppo societario determinante della squadra. Ciò che manca, a volte, è il rispetto verso i colori del Paris. Bisognerebbe avere una collettività ed una squadra che rispetti il club e la sua storia, soprattutto si necessiterebbe di un gruppo vero, di calciatori che si facciano garanti del club”

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